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A becco asciutto

6 mesi fa 6
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Alla sera, dopo cena, raccolgo le briciole e le ammonticchio, così la mattina dopo le do ai piccioni. Appena apro la finestra, i piccioni, che mi aspettano, volano dal vicolo fino al cornicione della finestra sotto la mia – per capirci, se allungassi la mano verso il basso potrei toccarli. Getto le briciole sul cornicione e i piccioni mangiano, spesso disputandosi il cibo con qualche animosità. Da un po’ di tempo, però, un piccione con un’alta considerazione di sé plana al centro del cornicione col proposito di accaparrarsi tutto. E siccome gli altri non desistono, lui li scaccia. E non si accontenta di vederli all’estremità del cornicione, distanti dalle briciole. Devono proprio sloggiare. Così fa avanti e indietro fino a quando i rivali non si sono spostati in parte sul cornicione della finestra a sinistra e in parte sul cornicione della finestra a destra. Ma poiché quelli hanno l’aria di tornare alla carica, lui non si placa: se gli paiono minacciosi i piccioni del cornicione di destra, gli vola addosso con vistoso sbattere d’ali ma, nel frattempo, vedendo sgombro il campo, i piccioni del cornicione di sinistra riconquistano terreno e si avventano sulle briciole. Allora lui fa rapido dietrofront ma di nuovo si scopre alle spalle e, ad approfittarne, sono stavolta i piccioni del cornicione di destra. L’affannoso andirivieni prosegue al ritmo dei tergicristalli sinché le briciole, mangiate alternativamente dai piccioni di destra e di sinistra, non sono finite, e il piccione con un’alta considerazione di sé si ritrova solo, sul cornicione di centro e a becco asciutto. Piccione noto, a casa nostra, col nome di Macron.

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