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Alex Cotoia assolto dalla Corte d'Appello di Torino, uccise il padre per difendere la madre al culmine di una lite. «Sono ancora frastornato»

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Assolto. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Torino per Alex Cotoia il giovane che nell'aprile del 2020, appena 18enne, uccise con 34 coltellate il padre Giuseppe Pompa a Collegno, in provincia di Torino, al culmine dell'ennesima lite familiare per difendere la madre. E infatti decise di cambiare cognome. «Sono ancora frastornato. Quando i giudici hanno letto la sentenza mi sono voltato verso i miei avvocati perché non sempre capisco cosa viene detto in queste aule. Ora devo metabolizzare, io metabolizzo sempre dopo. Festeggerò con Zoe, la mia cagnolina». Ha detto Alex subito dopo essere stato assolto. I giudici non hanno pronunciato la parola «assoluzione», ma hanno detto di avere confermato la sentenza di primo grado, che risale al 24 novembre 2021. 

Chi è Alex Pompa: la madre, il padre, la laurea, il lavoro part-time e perché ha cambiato cognome

Le tappe

La conferma della sentenza di primo grado al termine dell’appello bis a carico del giovane, che ora porta il cognome della madre, dopo che la Cassazione nel luglio scorso, accogliendo la richiesta della procura generale, ha disposto un nuovo processo. Alex era stato assolto in primo grado per legittima difesa, in appello, nel dicembre 2023, era stato, invece, condannato a sei anni e due mesi.

Difesa: «gioia indescrivibile»

«È una gioia indescrivibile».

L'avvocato difensore Claudio Strata commenta così la sentenza con cui la Corte di assise di appello, a Torino, ha assolto dall'accusa di omicidio il ventiduenne Alex Pompa, che nel 2020 uccise il padre a coltellate per difendere la madre nel corso dell'ennesima lite in famiglia. «Spero - aggiunge il legale - che questa pronuncia, autorevolissima, metta fine alla vicenda».

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