Amazon incassa una vittoria nella lotta contro le recensioni false. La sentenza del Tribunale di Milano, la prima emessa da un tribunale civile in Italia contro un sito di recensioni false, ha portato all'immediata chiusura del sito Realreviews.it e ha vietato al suo gestore di porre in essere attività simili in futuro. La sentenza del tribunale di Milano, si legge nella nota diffusa dal colosso dell'ecommerce, è la conseguenza di un’azione legale intrapresa da Amazon contro Realreviews.it, che ha rivelato come il sito offrisse ai potenziali recensori un rimborso completo dei prodotti acquistati se avessero pubblicato e fornito la prova di una recensione a 5 stelle.
Il tribunale ha stabilito che il proprietario del sito ha agito in violazione delle leggi sulla concorrenza sleale, causando così un danno sia ad Amazon che ai suoi clienti. L’azione legale promossa in Italia fa parte di una più ampia e continua attività di Amazon volta a contrastare le recensioni false a livello globale: nel 2023 Amazon ha preso provvedimenti nei confronti di 44 malfattori in Europa, promuovendo 9 nuove azioni legali in Spagna, Germania e Francia.
«La sentenza del Tribunale di Milano segna una tappa importante nella nostra lotta per proteggere i clienti dalle recensioni false. Il nostro obiettivo è assicurare che ogni recensione sullo store di Amazon sia affidabile e che rifletta le reali esperienze dei consumatori - ha detto Claire O'Donnell, direttore di Selling Partner Trust & Store Identity di Amazon . Intraprendendo azioni legali contro questi soggetti, Amazon sta mandando un chiaro messaggio sull'intenzione di perseguire i malintenzionati».
«Altroconsumo denuncia da tempo il fenomeno delle recensioni abusive, un fenomeno illecito e dannoso, che inganna e colpisce in primis i consumatori in buona fede – commenta Federico Cavallo, responsabile di Altroconsumo -. Già nel 2019 una nostra indagine aveva messo in luce il tema dei servizi di boosting e avevamo avviato svariate azioni sia con le procure che con Agcm per porre fine agli illeciti e chiedere di fare luce sulla compravendita di recensioni false sul web e sui social network. Non possiamo quindi che plaudere all'impegno di Amazon».