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Ammazza il rivale e nasconde il cadavere in cantina: 20 anni di carcere al killer di via San Massimo a Torino

12 ore fa 1
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Oggi, martedì 14 gennaio 2025, il tribunale di Torino ha condannato il primo grado Nino Capaldo. È l’assassino reo confesso di Massimo Lodeserto, ritrovato morto nella cantina del palazzo di via San Massimo 33 il 4 dicembre 2023. 

Capaldo, classe 1966, è accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Ha ammesso di aver ucciso la vittima all’interno della propria cantina, colpendola alla testa con diverse martellate. I familiari di Lodeserto avevano perso le sue tracce il 30 agosto 2023 e avevano denunciato la sua scomparsa. 

Nel 2014, Capaldo aveva già commesso un omicidio a Mondragone (Caserta). Proprio per questo, il giorno in cui ha ucciso di nuovo, era agli arresti domiciliari. Adesso dovrà rimanere in carcere non solo per i 20 anni della condanna di oggi, ma anche per i 13 ancora da scontare per la precedente. 

Originario di Mondragone (Caserta), il killer in passato è stato affiliato al clan di camorristi Gagliardi-Fregnoli. Torino, dove si era trasferito, era la località protetta individuata per lui quando aveva deciso di iniziare a collaborare con la giustizia. 

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