Ditelo con fiore. E' questa la filosofia che ha guidato la nascita di Angels Flowers un'organizzazione nata da una costola della organizzazione no-profit Love therapy zero che si ripromette di portare la bellezza in luoghi dove di solito è la sofferenza a vincere.
"Angels Flowers nasce nel 2020 da un'idea che avevo da sempre: quella di recuperare gli invenduti dei fiorai, dei supermercati, dei mercati floricoli, destinati al macero, dargli nuova vita farne dei bouquet e ornare così luoghi sensibili come ospedali, case di riposo, hospice per malati di cancro" . Valeria Visconti Tassan Din racconta la storia di Angels Flowers: un sogno che è diventato realtà concretizzandosi in un progetto che nasce a Ginevra, nel cuore della Svizzera, dove lei vive e poi si diffonde anche in Italia.
Valeria vive a Ginevra da tempo ma è nata a Lecce e nel Salento, dove sono le sue radici, torna tutte le estati. "Angels Flowers è nata in pieno Covid, con l'idea di portare attraverso il fiori un sorriso negli ospedali. Infatti non potevano più andare nell'ospedale pediatrico di Ginevra a giocare con i bimbi come facevano con l'associazione Love Therapy Zero, creata con Barbara Walter e Sandra Ourphali, e allora insieme a Sandra abbiamo messo in pratica questa idea di raccogliere i fiori invenduti. L'idea ha preso forma nel mio giardino io insieme a Sandra Urfali e pian pianino altre amiche hanno iniziato a partecipare a questa iniziativa che così è cresciuta tanto che avevamo bisogno di altri spazi. Quindi ho scritto al sindaco del quartiere in cui vivo ( il presidente del municipio in Italia, ndr) che ci ha subito appoggiato e ci ha assegnato un padiglione in uno splendido parco dove poter crescere. Oggi siamo 28 volontari a Ginevra e lavoriamo su tre turni, facciamo 400 composizioni settimanali. Abbiamo coinvolto quasi tutti i fiorai della città e anche i corner dei supermercati. Portiamo i fiori ed un sorriso in tantissimi reparti dell'ospedale di Ginevra, dalla pediatria ai reparti oncologici, all'associazione dei bambini autistici"
L'ambizione dunque è quella di portare attraverso dei fiori destinati al macero colori e sorrisi in luoghi di sofferenza.
Da Ginevra poi Valeria esporta la sua idea anche verso l'Italia e dopo un articolo sulla rivista Gardenia trova altre volontarie entusiaste del suo progetto che è anche un progetto di economia circolare recuperando prodotti invenduti e dandogli nuova vita.
"E poi a Milano Karen Ourphali ha creduto nel progetto, ha coinvolto altre amiche e oggi Angels Flowers Lombardia ha 15 volontari, un posto dove poter lavorare, e porta con i loro bouquet un sorriso presso Ieo (Istituto europeo di onocologia), Vidas, l'Ospedale S.Giuseppe, Domus Patrizia, le case di riposo dei Musicisti e Arzaga, la casa di Cura Piccolo Rifudio, il Don Orione per citarne alcuni'.
Dopo Milano Valeria ha messo in pratica il suo progetto nel suo Salento: 'Sono partita da sola nell'ingresso della mia casa, con un fioraio che ha creduto in me e poi da lì ho fatto un accordo con il mercato Floricolo di Taviano, uno dei più importanti d'Italia. Oggi abbiamo 12 volontari e abbiamo una serie di strutture dove portiamo le nostre composizioni dall'Ospedale sacro cuore di Gesù a Gallipoli. all'associazione Gli amici di Nico ( Matino) che assiste i bambini autistici , alle Case di riposo Santa Rita e della Misericordia (ad Alezio). Casa di riposo casa della Coltura (a Parabita) e la Residenza del mattino (a Matino)".
Ultima nata a maggio 2024 è Angels Flowers Versilia. "Noi tutti siamo felicissimi di questo progetto - spiega Valeria - che crea tanta energia e porta tanti sorrisi in tanti luoghi che sono neutri, freddi, tristi. Dare una seconda vita ai fiori è una gioia immensa e portare sorrisi e colori in luoghi di sofferenza. Abbiamo recentemente registrato il marchio perché possiamo così far crescere questo progetto assistendo i volontari con il know how ma anche finanziariamente. E così si fa del bene senza accorgersene lasciando questi bouquet agli ingressi delle case di cura e degli ospedali. Il ritorno in termini di soddisfazione immenso: colorare i posti tristi non è facile e i fiori ce la fanno'
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