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Arianna David lotta contro l'anoressia: "Indosso la taglia 34 da bambina e mangio solo fagiolini"

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26 marzo 2024 09:44

La ex Miss Italia racconta la sua malattia, una battaglia iniziata poco dopo la vittoria del concorso di bellezza

 "Indosso la taglia 34 da bambina e mangio solo fagiolini" - foto 1Tgcom24

L'anoressia subito dopo Miss Italia

  Ospite in tv di Bruno Vespa, Arianna David ha raccontato: "All'inizio non era tanto la paura di ingrassare. Esistevano dei modelli di top model che erano molto filiformi. Bisognava essere come loro per fare determinati lavori. Quindi parliamo di imposizioni della società sbagliate: quando toccano persone un po’ più sensibili, come posso essere io, accade questo", un tema, quello delle richieste di magrezza eccessiva da parte del fashion system, toccato di recente anche da Paola Turani e da Clizia Incorvaia. "Non è che non sono mai andata a farmi curare per chissà quale motivo. Ma pure perché determinate cure hanno anche determinati costi", ha confessato. Poi ha specificato: "Perché non ho chiesto aiuto? Perché nella vita ci sono tante cose, come pagare il mutuo e così via… Pagare 150 euro a prestazione diventa molto impegnativo per una persona che ha uno stipendio normale. Se ora andrò in un centro? Ci penserò".

Anoressia nervosa, la malattia di Arianna David 

 "In questo periodo della mia vita io sto soffrendo di anoressia nervosa, perché sono talmente nervosa che non ho mai appetito e questo mi porta a non mangiare", ha spiegato Arianna David, portando Bruno Vespa a esclamare: "Ma lei mangia un piatto di fagiolini al giorno, ma come si vive così!". "E mi alleno anche in palestra", ha risposto lei spiegando che il problema non è il dover dimagrire a tutti i costi ma il non avere appetito.


Trent'anni di lotta con il cibo

  Arianna David ha ammesso: "Succede che quando ti ammali di questo tipo di malattia, se così possiamo chiamarla, non se ne esce mai fuori". La ex Miss Italia ha spiegato che non è semplice lasciarsi alle spalle un problema del genere: "Si hanno continuamente delle ricadute, qualsiasi cosa ti possa accadere nella vita, purtroppo, te la prendi con il cibo". E ha continuato: "Alle persone consiglio di andare in un centro e chiedere aiuto perché da soli è veramente difficile. Io lo dico sempre, sono 30 anni che faccio la fame e questo ti porta tanti scompensi, sei anche più irritabile. Si è diversi ed è una grandissima sofferenza".

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