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Attacco al gasdotto Turkstream, Mosca: «Terrorismo energetico dell'Ucraina». Cosa sappiamo

2 settimane fa 4
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Il ministero della Difesa di Mosca ha accusato gli ucraini di avere attaccato con droni una stazione di compressione del gasdotto Turkstream in Russia nel tentativo di bloccare le esportazioni di gas russo verso Paesi dell'Unione europea. Il tentativo è fallito e l'attività prosegue regolarmente, si aggiunge in un comunicato. Il Turkstream è usato come via alternativa alle esportazioni dopo che l'Ucraina ha interrotto il transito attraverso il proprio territorio a partire dal primo gennaio, rinunciando a rinnovare un contratto fin qui in vigore con Mosca.

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Le accuse

«Il tentativo di sabato da parte del regime di Kiev di attaccare la stazione di compressione Russkaya a Gai-Kodzor, nel territorio di Krasnodar, è essenzialmente una continuazione della linea di terrorismo energetico che Kiev segue, apparentemente sotto la supervisione di amici stranieri, da molto tempo», ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva riferito che Kiev, per fermare le forniture di gas all'Europa, aveva attaccato sabato la stazione di compressione con nove droni aerei, ma che non vi erano stati danni gravi e il flusso non era stato interrotto.

Il Turkstream rimane l'unico gasdotto attraverso il quale continuano a passare le esportazioni russe verso alcuni Paesi europei, dopo il sabotaggio al Nord Stream nel Baltico nel settembre del 2022 e dopo che l'Ucraina, il primo gennaio, ha interrotto il flusso del gas attraverso un gasdotto che passa per il suo territorio. «Ci aspettiamo che tutti rispettino la sicurezza e la funzionalità del gasdotto TurkStream», ha affermato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó su Facebook. Szijjarto ha quindi rimarcato che «la sicurezza energetica è una questione di sovranità e qualsiasi azione che minacci il nostro approvvigionamento energetico deve essere vista come un attacco alla sovranità".

Il Cremlino ha definito un atto di «terrorismo energetico» da parte dell'Ucraina dopo aver denunciato l'attacco aereo che ha preso di mira senza successo le infrastrutture del gasdotto TurkStream, che trasporta il gas russo in Europa. L'attacco «e essenzialmente una continuazione del terrorismo energetico che Kiev sta perseguendo, apparentemente sotto la tutela di amici stranieri», ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalle agenzie di stampa russe.

Il gas chiude in rialzo

Ha chiuso in forte rialzo il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam portandosi oltre quota 48 euro al MWh, al di sotto comunque dei 50 euro dello scorso 2 gennaio. I contratti future sul mese di febbraio hanno guadagnato il 7,23% a 48,26 euro al MWh, spinti dalle temperature rigide registrate nell'Europa Centro-settentrionale e a seguito delle nuove sanzioni Usa nei confronti della Russia.

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