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Biden: «Al duello tv ho fatto un casino, ero stanco». Il Nyt: sonnellino dopo pranzo e mai al lavoro prima delle 11 a Camp David

6 mesi fa 19
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«Ho fatto un casino, ho commesso un errore». Joe Biden non utilizza mezzi termini per descrivere il suo disastroso duello tv con Donald Trump. In un'intervista alla radio al "The Eangram show", registrata ieri, il presidente americano ha ammesso tutte le sue difficoltà nel confronto con il tycoon. Una sconfitta netta, che ha portato decine di governatori dem a dubitare sulla corsa di Biden alla Casa Bianca e a spingere per un suo ritiro. Tanto che ne è nato un incontro dopo il quale il governatore del Minnesota, Tim Waltz, ha detto che «tutti i governatori democratici sono dalla parte di Joe Biden e tutti noi vogliamo vincere a novembre». L'incontro con il presidente e i suoi circa 30 colleghi alla Casa Bianca «è stato un dialogo schietto e franco», ha affermato Awltz.

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«Il presidente ci ha assicurato che è in corsa per vincere», ha aggiunto la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul. In rappresentanza di tutti i loro colleghi la governatrice di New York Kathy Hochul, quello del Minnesora, Tim Waltz, e quello del Maryland, Wes Moore, hanno sottolineato i rischi di una seconda presidenza di Donald Trump e hanno sottolineato che il presidente «è qui per vincere e noi gli abbiamo promesso il nostro sostegno».

Alla domanda dei reporter se considerassero Biden «idoneo» alla carica Walz ha risposto con un secco «sì». Sempre nella giornata di ieri Biden ha partecipato ad una breve cerimonia alla Casa Bianca per conferire una medaglia d'onore postuma a due soldati dell'esercito della Guerra Civile. Il presidente ha parlato brevemente, assistito dall'immancabile schermo, e poi ha lasciato la sala dell'evento senza rispondere alle domande urlate dai tanti reporter presenti.

Il New York Times: sessioni dalle 11 a Camp David e sonnellino dopo pranzo

Giustificandosi per il confronto tv con Trump, Biden martedì sera aveva detto, in un fundraising a McLean, in Virginia, di sapere di non esser stato brillante. «Anzi per poco non mi addormentavo sul palcoscenico. Ma è colpa dei viaggi faticosi che ho fatto prima: due volte in giro per il mondo. Mi avevano messo in guardia, ma li ho fatti ugualmente: non è stata una scelta felice. Ho fatto troppa politica estera».

Ed è il New York Times a fare le "pulci" ai suoi giorni prima del confronto tv. «Il tour de force è finito undici giorni prima del dibattito, dopo il quale ce ne sono stati due di assoluto riposo. Poi una settimana nel ranch di Camp David, dove le sessioni di lavoro non sono mai cominciate prima delle 11 del mattino e mai troppo intense, perché Biden non ha mai rinunciato al sonnellino dopo pranzo». Secondo il quotidiano americano, scuse per giustificare una debacle difficilmente immaginabile alla vigilia. E ora? La scelta, confermata per il momento, di correre per la Casa Bianca. Al suo fianco la moglie Jill, la sorella, il figlio e quei consiglieri nella cerchia dei fedelissimi. E poco altro rumore intorno, per evitare di farsi risucchiare dalla negatività. Basterà? I sondaggi sono impietosi e hanno già dato la loro risposta. 

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