Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

"Boss in incognito", Umberto Maccario di Zoom Torino felicissimo: firma contratti e gratifica i suoi dipendenti con viaggi e doni

11 ore fa 1
ARTICLE AD BOX

Se l'è cavata bene Umberto Maccario, 43enne torinese, "Boss in incognito" nella puntata di lunedì 20 gennaio, in onda su Rai 2

I truccatori del programma condotto da Max Giusti, con finti capelli lunghi, barba e occhiali, l'hanno reso irriconoscibile ai suoi stessi familiari che l'hanno salutato nella sua casa di Giaveno prima che affrontasse la sua settimana sotto falsa identità. Diventa Alessandro, parla con un accento molto diverso dal suo abituale e si muove in modo decisamente più impacciato.

Maccario, figlio di un gioielliere, ha scelto seguendo il consiglio del padre Guido, che vedeva in lui delle potenzialità superiori rispetto a quelle che avrebbe potuto esprimere nella loro azienda di non seguire le orme paterne.

Da circa 4 anni è l'amministratore delegato di Zoom Torino, un'azienda che ha un fatturato annuo di 17 milioni di euro e occupa 270 dipendenti. Nel bioparco immersivo di Cumiana ci sono 300 animali di 84 specie, originarie di Africa e Asia.  In habitat fedelmente riprodotti vivono giraffe, leoni, panda rossi, lemuri e tante altri specie nel grande parco di 160.000 metri quadrati che attira 600.000 visitatori l'anno.

"Gli animali che ospitiamo provengono da altre strutture zoologiche, non dalla natura. Sono tutti nati in cattività e provengono dalle strutture appartenenti alla European Association of Zoos and Aquaria (eaza), l'associazione più autorevole che riunisce tutte le strutture zoologiche con i più alti standard qualitativi. Quando sono entrato a Zoom ho pensato davvero di essere un pazzo. Io provenivo da una multinazionale molto grande e mi sono lanciato in una esperienza totalmente nuova e totalmente atipica. Questo è un progetto che senza coraggio non affronti e non riesci a portare avanti", ha spiegato.

"Il ruolo di amministratore delegato di un bioparco è un ruolo mediamente complesso in quanto bisogna sovraintendere diverse attività. Tendenzialmente bisogna costruire ed edificare il parco nel migliore dei modi e non solo. Seguire la gestione da vicino e quando ho tempo libero mi piace girare nel parco per verificare che tutto funzioni", ha raccontato.

"I miei collaboratori sono il cuore dell'azienda e grazie a loro riusciamo a trasferire i valori di Zoom: l'educazione, la conservazione e l'amore per gli animali e la natura", dichiara in apertura di puntata. "Ritengo di essere un capo accessibile, una persona disponibile al dialogo e in generale ai rapporti umani. Il mio ruolo mi impone ogni tanto di essere un capo severo, però, in generale non lo sono. Ho pensato di fare boss in incognito perché mi incuriosiva vedere la mia azienda da un altro punto di vista. Mi spaventa un po' l'idea di conoscere esattamente il pensiero di alcuni miei dipendenti al mio riguardo. Non vorrei mai scoprire che qualcuno dei miei dipendenti non sia affezionato al nostro progetto".

"Boss in incognito a Zoom Torino": Umberto Maccario si commuove per le storie dei suoi dipendenti

Annarita, Enrico, Gemma, Antonietta e Marco, i dipendenti che incontra nella settimana in incognito, non lo deludono. A loro, per giustificare la presenza delle telecamere, è stato detto che stanno girando un documentario che parla degli operai, del lavoro e delle loro storie in un momento difficile e particolare per le imprese.

Con Gemma si occupa delle pulizie generali e pur impacciato riesce a cavarsela con aspirapolvere, scope, nel rifare i letti delle casette e nel pulire i bagni. Quando le svelerà di essere il boss non le farà nessun appunto. Le riconoscerà che il suo è erroneamente considerato un lavoro umile, ma che è estremamente importante. Lei ad Alessandro aveva confidato di amare la letteratura. Il boss, dopo essersi rivelato, le regala un buono che le permetterà di comprare tantissimi libri e dopo aver messo sulla scrivania una torta nuziale le darà la possibilità di fare quel viaggio di nozze che per problemi economici non fece 32 anni fa con il marito, di cui è ancora innamoratissime, insieme al quale ha avuto 3 figlie.

Umberto Maccario, con il suo dipendente Enrico, ha fatto invece manutenzione. Ha coperto i buchi dei suricati, gli ha dato da mangiare vermi, ha pulito l'habitat dei gibboni. Insieme si sono trovati bene, anche se dovrà fargli un appunto perché non gli ha detto subito di mettersi i guanti. Enrico, mentre era sotto mentite spoglie, gli ha anche confidato che ha vissuto un dramma per la malattia della figlia che a 4 anni e mezzo ha avuto un tumore. "Non dovrebbero mai succedere ai bambini. Quando ero presente con lei al Regina Margherita è stato difficile anche vedere altri bambini, anche con situazioni anche più serie, più gravi. Entri in un mondo che uno prova a immaginare, ma quando sei dentro ti chiedi perché", gli dirà Enrico quando scoprirà che quell'Alessandro era in realtà il suo boss.

"Con la Fondazione Zoom abbiamo l'acquario installato a Casa Ugi, presso il Regina Margherita", gli dice Umberto Maccario. "Mia figlia aveva la stanza di fronte all'acquario di Zoom. "Ho un video a casa in cui lei corre di fianco all'acquario di Zoom", risponde Enrico sorridendo, ora che la piccola è guarita e quel periodo buio è fortunatamente alle spalle.

Il boss di Zoom Torino trasforma il suo contratto da tempo determinato a indeterminato, regala a lui e alla figlia, appassionata sciatrice, una settimana bianca e una fotocamera per immortalare i momenti belli che vivranno assieme.

Ad Antonietta che gli ha fatto formazione come barista e cameriere rimprovera di avergli dato troppe informazioni. Le riconosce, però, di averlo fatto perché ha un grande attaccamento al lavoro e all'azienda per la quale lavora da soli quattro mesi. La assume così a tempo determinato con la promessa che a quella lettera ne seguiranno altre. Maccario è rimasto colpito anche dalla decisione della donna che dopo 37 anni di matrimonio ha lasciato il marito per i suoi tradimenti. Dopo sette mesi a casa del figlio ha deciso di reagire, ora vive in un monolocale e ha anche trovato un nuovo compagno. Pensando a questo le ha regalato un libro di viaggi e le ha detto di scegliere dove trascorrere un weekend che sarà pagato dall'azienda.

Umberto Maccario trova le sue maggiori difficoltà al ristorante con Annarita, nel preparare i panini per la paninoteca. Lei cerca in tutti i modi di metterlo a suo agio, ma commette un paio di errori, importanti per la sicurezza, quello di non notare il guanto rotto e di allontanarsi poco dopo avergli spiegato come funziona l'affettatrice. Confidandosi con quello che è in realtà il suo boss gli racconterà come soffra per fibriomalgia e che proprio il lavoro sia per lei fonte di sollievo. Umberto Maccario la premia con un riconoscimento per i suoi 40 anni di lavoro e con un viaggio a New York, la città che ama e dove non è mai stata, che visiterà con la figlia.

Max Giusti, che ha trascorso a Zoom Torino una giornata in incognito con il nome di Attilio, spende parole bellissime per Marco, che gli ha affidato il compito di dare da mangiare ai lemuri e alla piccola renna Sven. "Ha speso parole bellissime sul tuo conto. Ha detto che l'hai trascinato nel mondo Zoom, trasmettendogli la tua passione e la nostra filosofia", si è complimentato Umberto Maccario. Il boss lo ha così assunto a tempo indeterminato e gli ha regalato un viaggio in Madagascar per il progetto di conservazione e tutela dei lemuri.

"Le loro storie mi hanno commosso, tutti legatissimi a questo posto magico", ha detto Umberto Maccario Di Zoom Torino che sicuramente non scorderà la sua settimana da "Boss in incognito".

Iscriviti al canale di TorinoToday su WhatsApp e al canale di Torinotoday su Facebook

Leggi tutto l articolo