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Il Btp Valore, il titolo di Stato pensato esclusivamente per i piccoli risparmiatori italiani, porta a nuovi record la quota di debito italiano nel portafoglio di investimento delle famiglie del nostro Paese. A dicembre il controvalore dei titoli di Stato detenuti dagli investitori retail è salito al nuovo massimo dall'introduzione dell'euro. E' quanto emerge dai dati pubblicati da Banca d'Italia nel report mensile “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”. Il report mostra come nel mese in esame il valore si sia attestato a 324,752 miliardi, in aumento rispetto ai 321,300 miliardi del mese precedente.
In base a calcoli effettuati da Reuters sui dati di Via Nazionale, la quota in mano a famiglie e imprese non finanziarie sul totale in circolazione risulta pari a 13,7% da 13,5% di novembre. L’andamento esprime la corsa verso i titoli del debito italiano lanciati negli ultimi anni, dal Btp Valore, al Btp Italia fino al Btp Futura. A incidere è anche il rialzo dei tassi ad opera della Bce che ha riportato in alto il rendimento pagato adesso dai bond governativi.
Se gli italiani hanno riacceso la propria passione per Btp e Bot, è invece in calo l’interesse degli investitori esteri. Dal documento di Bankitalia emerge infatti che nell'ultimo mese del 2023 il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri è sceso con un valore che si è attestato a 652,691 miliardi rispetto ai 659,151 miliardi del mese precedente. In questo caso, la quota è scesa al 27,4% dal 27,7% di novembre.
Bankitalia fa inoltre sapere che nel mese di gennaio il debito delle amministrazioni pubbliche è sceso a 2.848,712 miliardi rispetto a 2.862,809 miliardi del mese precedente.
“La diminuzione (14,1 miliardi) rispetto al valore di dicembre 2023 riflette il calo delle disponibilità liquide del Tesoro (15,7 miliardi, a 34,2) e l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio che hanno complessivamente ridotto il debito di 1,3 miliardi, parzialmente compensati dal fabbisogno (2,9 miliardi)” fa sapere Via Nazionale.
A gennaio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 46,5 miliardi, in aumento del 5,1%, ovvero 2,3 miliardi, rispetto al corrispondente mese del 2023.