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Caos campolargo su Basilicata e Piemonte, caso Calenda-Schlein: “Da ieri la cerchiamo ma non ci risponde al telefono”

7 mesi fa 34
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Dopo il caso Basilicata con il “forfait” di Domenico Lacerenza, individuato meno di tre giorni fa da Pd e Cinque stelle e il caso Piemonte, col l’accelerata del Pd su Gianna Pentenero (e la rottura, sul nome, con i Cinque Stelle), nel centro sinistra si registra il caso Carlo Calenda- Elly Schlein. «Da ieri pomeriggio alle 16, dal ritiro del candidato dei M5S e del Pd, abbiamo cercato Elly Schlein e il Pd per capire qual è il loro intendimento in Basilicata. Devo dire con grande sconcerto, non siamo riusciti a parlare con nessuno, non c'è nessuna idea di cosa il Pd voglia fare, sta cercando di ricomporre con il M5S un'asse su un'altra candidatura. Io penso che questo spettacolo sia piuttosto vergognoso» dice Calenda stamani a Potenza a margine della presentazione del suo libro "Il Patto".

«Per noi lo sconcerto è davvero totale, non è solamente franato il campo largo per i veti dei 5 Stelle, ma il fatto che proprio non ci siano interlocuzioni in corso - ha sottolineato Calenda -. Non mi è mai capitato, da quando faccio politica, di non essere in grado di raggiungere il segretario del principale partito di opposizione e avere una linea su quello che vogliono fare. Al momento la situazione del Pd è il caos più assurdo e questa cosa noi non possiamo consentirla. Non possiamo trattare la Basilicata come se fosse il terreno di gioco dove Conte cerca di minare il Pd e di farlo saltare per aria». Secondo il segretario di Azione, «il Pd non si oppone a questa deriva ma continua ancora stamattina a cercare di riformare un accordo con i 5 Stelle, con un altro candidato improbabile. Intanto si candida Chiorazzo che però ai 5 Stelle non va bene. Signori, ma è uno spettacolo che sembra il circo Barnum. Questa è la situazione. Dopodiché, ripeto, nostro dovere sempre, in ogni caso, è cercare di lavorare per costruire alternative. Poi, se le alternative non ci sono, ne prendiamo atto».

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