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La città di Carmagnola ha ufficialmente presentato oggi, giovedì 17 aprile, in un incontro, la sua candidatura al prestigioso titolo di Capitale Italiana del Libro 2026, un riconoscimento promosso dal Ministero della Cultura.
Il sindaco Ivana Gaveglio ha sottolineato il profondo impegno di Carmagnola nella promozione della lettura e della cultura, un impegno sancito dal riconoscimento di "Città che legge" ottenuto fin dal 2018. "Ogni anno – ha spiegato il sindaco – organizziamo e sosteniamo un ricco calendario di iniziative, che spaziano da "Portici da Leggere" a "Letti di Notte", dal "Libro del Mercoledì" ad "Aperilibro", culminando nella "Settimana dell’Otium" e nella "Festa del lettore", coinvolgendo attivamente scuole, famiglie e associazioni". Gaveglio ha inoltre ricordato il sostegno alla rivista culturale "Panorama Carmagnolese" dal 2018 e il recente lancio del progetto "Samsara – Il ciclo delle idee", un nuovo spazio dedicato alla crescita culturale condivisa.
La candidatura, tuttavia, non si basa solo sull'impegno attuale, ma affonda le radici in una storia ricca di riferimenti letterari e figure illustri. Il Sindaco ha ricordato come Carmagnola sia citata da Alessandro Manzoni ne "Il Conte di Carmagnola", e ha menzionato figure storiche come Francesco Bussone, Santorre di Santarosa, studiosi come Giacinto Carena e Giuseppe Bartolomeo Menochio, le beate Maria Enrichetta Dominici e santa Maria Francesca Rubatto, fino a personalità contemporanee come Giovanni Romano, Gian Giacomo Fissore e lo scrittore Davide Longo.
L'assessore alla Cultura Alessandro Cammarata ha illustrato i primi risultati di un questionario online sulle abitudini di lettura dei cittadini, uno strumento partecipativo volto a costruire dal basso il progetto culturale della candidatura. "Il questionario ha già raccolto quasi 1.000 risposte – ha commentato - con una partecipazione giovanile particolarmente significativa: oltre il 40% dei rispondenti ha meno di 25 anni. Questo dimostra come il tema della lettura e della cultura sia sentito e condiviso trasversalmente, soprattutto tra le nuove generazioni".
Un quadro ricco e variegato della comunità di lettori del territorio
L'indagine ha rivelato un quadro variegato della comunità di lettori, con una prevalenza femminile (63,5%), una lettura annua concentrata tra 1 e 10 libri per la maggioranza, una preferenza per la lettura domestica ma con il desiderio di maggiori momenti collettivi, e una lettura motivata principalmente dallo svago ma anche dalla crescita personale. Il formato cartaceo rimane il preferito dalla maggioranza. Cammarata ha sottolineato come la conoscenza e l'apprezzamento degli eventi culturali promossi dal Comune confermino la validità del percorso intrapreso.
"Questo questionario – ha proseguito l’assessore – è un modo per ascoltare, coinvolgere e costruire insieme. Ogni risposta è un tassello della nostra identità culturale, determinante per il dossier di candidatura. Vogliamo stimolare una partecipazione attiva e condivisa, facendo emergere le preferenze dei cittadini per promuovere una lettura di qualità in un contesto di valorizzazione culturale collettiva". Cammarata ha inoltre ricordato il recupero e la valorizzazione di edifici storici come la nuova Biblioteca Civica e l'Archivio Storico comunale, finanziati con fondi del PNRR, come ulteriori punti di forza della candidatura.
Costanza Casali, coordinatrice del progetto, ha evidenziato come la candidatura sia un progetto condiviso con la cittadinanza, avvalendosi della consulenza di Paolo Verri per i contenuti culturali e di Nicolas Ballario per la comunicazione. "Il tema della candidatura è l’“identità” – ha spiegato Casali – declinata nella comunità dei lettori, degli agricoltori, degli imprenditori, dei giovani e degli anziani, e indaga come essa evolva nel tempo". Il dossier in costruzione non sarà solo un documento tecnico, ma una narrazione collettiva, proponendo spazi per la lettura, percorsi tematici, collaborazioni accademiche e un ricco programma culturale.
Un elemento innovativo della candidatura è il progetto "Metti un libro nello stipendio", ispirato alla visione di Adriano Olivetti sull'impresa come motore sociale e culturale, che prevede l'inserimento di buoni libro in busta paga per incentivare la lettura. E' stata inoltre anticipata l'istituzione di una prima edizione del Premio per la categoria del Libro d’Artista, attualmente inesistente, in caso di vittoria del titolo.
Nicolas Ballario ha infine presentato il logo della candidatura, un cerchio colorato formato da sei libri aperti che richiamano un Ex Libris. L'immagine simboleggia la fluidità dell'identità nel tempo e l'approccio circolare alla lettura, con i diversi colori dei libri a rappresentare le molteplici identità che coesistono.
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