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Caso Salis, Schlein: “Schiaffo irricevibile, Meloni reagisca subito”

10 mesi fa 18
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«Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito». Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

Budapest: Ilaria Salis entra di nuovo in aula con le catene

«Una scelta negativa e molto frustrante. Ilaria è molto delusa. Noi non ci arrendiamo, troveremo un modo per tirarla fuori di lì, ma il governo italiano ora faccia un esame di coscienza». A parlare è Roberto Salis, il padre di Ilaria, appena lasciato l’aula del tribunale di Budapest in cui sua figlia, di nuovo ammanettata e incatenata, ha appena saputo di dover restare ancora in cella, dopo 13 mesi. Il giudice ha appena rifiutato i domiciliari in Ungheria per lei.

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«I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza»: è quanto ha detto Roberto Salis, il padre di Ilaria, a cui oggi sono stati negati i domiciliari in Ungheria. «Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve fare qualcosa perché mia figlia non sia trattata come un cane» ha aggiunto.

«Mi pare palese - ha aggiunto Salis - che ci sia una posizione del governo ungherese di infischiarsene delle direttive europee e questo leva anche un po' il velo sulle responsabilità del governo italiano« dato che «il governo ungherese ha deciso di perpetrare questo atteggiamento inaccettabile per uno Stato che appartiene all'Unione europea». «I nostri ministri non hanno fatto bella figura. Nordio - ha ricordato - ci aveva accusato di aver perso tempo ma non è cambiato nulla. Per cui c'è da convivere con la giustizia ungherese, con le istituzioni italiane». «Ci dobbiamo aspettare che ci sia una protesta contro l'immobilismo italiano», ha concluso.

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L’avvocato difensore
«Non penso che in Ungheria ci possa essere un trattamento diverso da quello che abbiamo visto e penso che questo sia assolutamente inaccettabile per l'ItalIa. Resterà in carcere chissà ancora per quanto, può l'italia accettare questo trattamento? Assolutamente no»: ha detto l'avvocato Eugenio Losco.

«Quella che sta succedendo» a Ilaria Salis «è una cosa abbastanza grave e penso che ci sia bisogno in questo caso di un intervento del nostro governo, molto più esplicito, nei confronti del governo ungherese». Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini commentando il no agli arresti domiciliari per la donna in carcere a Budapest, a margine di un convegno sugli scioperi del 44 a Milano.

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