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Caso Santanchè, Schlein attacca la ministra del Turismo: “Noi garantisti ma aspettare l'esito del processo mina la credibilità del Paese”

10 mesi fa 43
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«Non so in quale altro Paese si sia vista una ministra, accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato, che resta in carica pensando che questo non sia un problema. Qui siamo tutti garantisti, ma davanti a un'accusa così grave non si può aspettare l'esito del processo perché questo mina la credibilità dell’Italia». Elly Schlein non usa mezzi termini: è netta sulla posizione di Daniela Santanchè, titolare del Ministero del Turismo, indagata a Milano per truffa ai danni dell'INPS in relazione a presunte irregolarità nella percezione di fondi per la Cassa integrazione in deroga Covid 19 di 13 dipendenti del gruppo editoriale Visibilia: in tutto 126.468 euro (per un totale di 20.117 ore) versati dall’ente pubblico nelle casse di due società che li avrebbero indebitamente percepiti.

«La reputazione dell'Italia dovrebbe essere anche una preoccupazione della premier Meloni - aggiunge ancora la segretaria da Bergamo, dove è intervenuta al convegno organizzato dal Pd locale “L'Europa che vogliamo” - che ieri era a Bruxelles insieme ad altri colleghi europei: guardi cosa succede negli altri Paesi dove ministri si sono dimessi per accuse molto meno gravi di quella per truffa aggravata ai danni dello Stato per la cassa integrazione in deroga».

Al suo arrivo, Schlein trova ad attenderla il suo responsabile per la politica estera Peppe Provenzano, oltre alla segretaria regionale lombarda Silvia Roggiani e Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd al Pirellone. In prima fila la abbraccia anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, anche lui tra i dem, sul cui eventuale destino europeo non è stata ancora sciolta la riserva da parte del Nazareno.

«La destra è fortissima nel soffiare sulle paure delle persone - dichiara ancora Schlein a margine dell'incontro - su questo sono molto efficaci, bisogna riconoscerlo, ma non indicano mai la strada della soluzione al problema». La segretaria lo ribadisce ancora dopo averne lungamente parlato anche a Legnago (Verona) in mattinata.

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