ARTICLE AD BOX
PESARO - Le buste della spesa passavano per la cassa ma alla fine lo scontrino con il prezzo finale era sempre di zero euro. E questo grazie a una serie di storni e annullamenti di tutti prodotti che hanno portato all’arresto del cliente per furto e alla denuncia della cassiera per concorso. Ieri mattina udienza di convalida in tribunale a Pesaro il 58enne di Montecchio di Vallefoglia, agente di commercio.
Cassiera, scontrini a zero per l'amico
Le indagini sono cominciate quando i dirigenti del supermercato Famila di Montecchio hanno iniziato a notare che dai registri di cassa risultavano delle strane operazioni di annullamenti di conti e storni di pagamenti. Così hanno voluto vederci chiaro e i sospetti si sono concentrati sulla cassiera, loro dipendente, subodorando che la donna fosse d’accordo con un 58enne della zona perché quelle operazioni avvenivano sempre quando l’uomo si presentava alla cassa. E l’altro giorno è scattata la trappola. L’uomo è arrivato a bordo dell’auto intestata alla donna, ulteriore prova che i due fossero d’accordo. Il personale lo ha tenuto d’occhio, l’uomo ha fatto il giro degli scaffali per comprare vari prodotti. Poi si è presentato alla cassa dove la sua spesa magicamente è stata azzerata.
Roma, spintoni e pugni contro una donna al supermercato a Castro Pretorio. «Aggredita senza motivo»
LA SPESA DI 180 EURO
I prodotti venivano stornatati o le singole voci annullati nonostante la spesa totale fosse stata di circa 180 euro. Quando il cliente è uscito dal supermercato con due buste della spesa è stato fermato dagli uomini della sicurezza del market per un controllo. Gli hanno chiesto lo scontrino con tutto l’elenco di prodotti, ma l’importo finale parlava chiaro: zero euro. Scoperto l’inganno, sono stati chiamati i carabinieri che a hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato per furto aggravato e denunciato la complice. Le indagini interne al supermercato hanno permesso di scoprire che non era la prima volta che accadeva e che complessivamente erano stati effettuati degli acquisti da 300-400 euro di spesa, ma tutti azzerati dalla cassiera. Ieri l’uomo è comparso davanti al giudice, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli, per l’udienza di convalida. L’agente di commercio ha ammesso le responsabilità e spiegato che versa «in difficoltà economiche». Il pm ha chiesto la misura cautelare dell’obbligo di firma, ma il legale Mattioli ha sottolineato che non ne sussisterebbe l’esigenza e ha chiesto i termini a difesa per valutare una messa alla prova o un patteggiamento. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà l’uomo senza alcuna misura cautelare.