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"Cellula Gentiloni e libertà”: si chiamerebbe così la nuova fronda interna al Pd nata a Bruxelles, lontano dalla segretaria Elly Schlein. Si tratterebbe di un gruppo di riformisti convinti di poter prendere il posto della leader, come confermato da alcuni dem al Foglio. Il tutto, però, avverrebbe dietro le quinte dal momento che nessuno avrebbe intenzione, almeno per ora, di affrontare pubblicamente Schlein. E Paolo Gentiloni? "Ma scherziamo? Paolo non farebbe mai qualcosa contro la segretaria", questo quanto direbbero i suoi a domanda diretta.
Sul fronte della politica, intanto, il Pd continua a regalare perle, come il ddl sulla partecipazione dei lavoratori. Si tratta di una proposta della Cisl che i dem hanno deciso di emendare. Ma anche questo ha creato attriti. Cecilia Guerra ha detto che così si danneggia la Cgil. Il partito, quindi, si è spaccato. Contrari anche Lorenzo Guerini e Piero De Luca, secondo cui emendare quel testo vuol dire riconoscerlo come base. Non hanno aiutato le parole di Dario Franceschini, che in una recente intervista a Repubblica ha detto: "Marciare divisi per battere la destra", mandando in cortocircuito i dem.
"Deve dire la verità al Paese, basta attacchi ai magistrati": sceneggiata-Schlein, ha già "condannato" Meloni
Intanto, aumentano gli elogi per la premier Giorgia Meloni, anche da sinistra. "Brava" e "determinata" l'ha definita Corrado Augias sul Corriere della Sera. Nemmeno i sondaggi, poi, sono dalla parte dei dem. Buona parte degli elettori, fatta eccezione per il 43% di persone che non vota, si ritrova a destra.