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Chi sono i Picnic, la band attesa al concerto di Mosca nella lista nera dell’Ucraina

10 mesi fa 13
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Una band leggendaria. I Picnic, il gruppo che stava per esibirsi nel teatro del centro commerciale Crocus di Mosca dov’è avvenuto l’attentato dell’Isis, è nata 46 anni fa a Leningrado. Provocatori, trasgressivi, la loro musica è una miscela di art rock, progressive rock e rock russo originale. La band è finita nella lista nera dell’Ucraina dover aver suonato in Crimea, considerando la regione parte della Federazione russa dopo l'occupazione.

Al momento dell'attacco terroristico alla sala concerti Crocus di Mosca potevano esserci circa 6.200 spettatori. I biglietti per il concerto del gruppo Picnic erano stati tutti venduti e la capienza della sala è di 6200 posti. Il cantante della band, Shklyarsky, non ha commentato l'invasione russa in Ucraina ma è stato coinvolto nell'acquisto di equipaggiamento militare per l'esercito russo. Dopo l'attacco terroristico al teatro Crocus, il direttore del concerto dei Picnic, Yuri Chernyshevsky, ha dichiarato di non sapere cosa sia successo e che non sono ancora riusciti a contattare un membro della band che risulta disperso.

Intanto il cantante Shaman, all’anagrafe Yaroslav Yuryevich Dronov, ha detto che pagherà i funerali delle vittime e le cure delle persone che sono rimaste ferite durante l'attacco terroristico, come riporta la Cnn. «Siamo tutti una grande famiglia. E in una famiglia non esiste il dolore di qualcun altro», ha detto il cantante volto della propaganda di Putin, noto per le sue idee nazionalistiche, in un video pubblicato sul social network russo Vkontakte ai suoi oltre 600.000 follower.

«Popolo mio, tutti i problemi e le disgrazie hanno sempre unito il nostro Paese. Hanno reso la Russia più dura e più forte. Anche questa volta non sarà possibile spaventarci e spezzarci», ha detto. Nell'ultimo anno, Shaman ha sfornato canzoni a ripetizione. Tutte celebrano la Russia, la storia e le radici della nazione. I titoli dei brani reperibili su YouTube - con divagazioni tra il pop e le ballate - non lasciano spazio a troppi dubbi. «Sono russo» vanta decine di migliaia di visualizzazioni, con la sua clip che alterna scene nei concerti - in cui Shaman si presenta con il look di una boy band anni '90 - e immagini legate alla tradizione, con sterminati campi di grano attraversati dall'artista che esibisce sempre una croce al collo. Nel brano non si fa riferimento esplicito al conflitto, ma si rivendica l'unicità della Russia in contrapposizione all'Occidente. La guerra, d'altra parte, era stata protagonista assoluta un anno fa quando Shaman ha pubblicato 'ВСТАНЕМ', 'Alziamoci', con espliciti ringraziamenti e omaggi ai militari morti "che ora sono in paradiso e non sono più con noi".

Il brano è stato proposto in maniera ossessiva dai media statali. Shaman è diventato una presenza costante nei programmi televisivi, tra interviste in cui ha raccontato la sua parabola - cominciata con gli studi in una cittadina della regione di Tula - e esibizioni live nei programmi principali. In uno show trasmesso nel periodo natalizio, Shaman ha interpretato 'Alziamoci' davanti ad una platea di personaggi più o meno noti, compresi esponenti delle forze armate. Non c'è da sorprendersi, quindi, se Shaman è arrivato a condividere il palcoscenico con Putin a settembre dello scorso anno in un evento organizzato a Mosca per celebrare l'annessione dei territori occupati in Ucraina.

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