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Alla guida della Città della Salute di Torino non ci sarebbe alcun ‘caso Schael’. Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte, durante un evento che si è tenuto questa mattina – mercoledì 15 gennaio 2025 – ha spento ogni polemica in relazione alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da Thomas Schael, il neo commissario della Città della Salute.
Il caso
Al centro della questione l’approvazione del bilancio consuntivo del 2024 che il neo commissario in un’intervista a La Stampa non si sarebbe detto pronto a firmare. "Il commissario Schael prende servizio a marzo perché come tutte le persone di valore sta facendo altro, lo abbiamo risentito stamattina e farà la sua parte, anche per quanto riguarda gli adempimenti formali necessari all'approvazione dei bilanci", ha spiegato Cirio, "Tutti gli adempimenti formali necessari saranno mantenuti, firmerà il bilancio di aprile, ma chiunque, prima di firmare una cosa fatta da altri vuole leggerla, come un giornalista, se scrive l'ultima parte di un articolo scritto da un altro lo fa dopo averlo letto e dicendo cosa ha scritto".
Rientra dunque il caso, ma l’assessore alla sanità Federico Riboldi che parlando della situazione del Regina Margherita e delle Molinette ha anche aggiunto: “Ci sono due commissari che contribuiranno a creare due aziende nuove e a risanare quella parte dell'azienda che ha un bilancio che mette in oggettiva difficoltà il bilancio della Regione. Al termine del processo ci siederemo di nuovo al tavolo con l'Università per arrivare a una conclusione comune della nomina di due direttori generali. È un processo molto chiaro, che non toglie il timone alla più grande struttura aziendale ospedaliera ma, anzi lo rinforza, e fuga ogni timore di un distacco degli obiettivi tra Regione e Università".
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