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Redazione 28 dicembre 2024 06:56
La congiuntivite è una delle patologie oculari più comuni nei cani e può rappresentare un problema non solo per il loro benessere ma anche per la loro qualità di vita. Questa condizione, che si manifesta con sintomi fastidiosi come arrossamento, prurito e secrezioni, può avere diverse cause, tra cui infezioni, allergie o irritazioni ambientali.
Cos’è la congiuntivite nei cani?
La congiuntivite è un’infiammazione della membrana mucosa che riveste la superficie interna delle palpebre e la parte anteriore dell’occhio. Nei cani, così come negli esseri umani, questa condizione può essere causata da vari fattori e si manifesta con occhi rossi, gonfi e lacrimazione eccessiva. La congiuntivite nei cani può colpire un solo occhio (unilaterale) o entrambi gli occhi (bilaterale).
Le cause più comuni includono infezioni batteriche, virali o fungine, allergie, traumi o irritazioni. In particolare, possono scatenare la congiuntivite infezioni come batteri o virus (ad esempio, il virus della parainfluenza o l’adenovirus), allergie a polline, polvere o prodotti chimici, traumi causati da oggetti o altri animali, l’ingresso di corpi estranei come sabbia o piccoli frammenti vegetali, e patologie oculari come il glaucoma o la cheratite. Anche l’esposizione a fumo o sostanze chimiche può contribuire all’irritazione degli occhi del cane.
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Sintomi della congiuntivite nei cani
Riconoscere i sintomi della congiuntivite è fondamentale per intervenire tempestivamente. I segnali più evidenti sono occhi rossi e gonfi, con la congiuntiva che appare arrossata e infiammata. Spesso si nota una lacrimazione abbondante, con gli occhi costantemente bagnati o secrezioni che variano da acquose a dense.
È comune anche una secrezione oculare più densa e colorata, tendente al giallastro o verdastro, segno di possibile infezione. Il cane potrebbe grattarsi frequentemente gli occhi o cercare di sfregarli contro oggetti a causa del prurito. Altri segni includono una certa sensibilità alla luce, che può spingere il cane a chiudere gli occhi o evitare la luce diretta, e la difficoltà a tenere le palpebre completamente aperte.
Come intervenire per trattare la congiuntivite nel cane
Il trattamento della congiuntivite nei cani varia a seconda della causa, ma in generale è essenziale portare subito il cane dal veterinario. Un esame oculare permetterà al veterinario di individuare la causa dell’infiammazione e, se necessario, eseguire un’analisi microbiologica delle secrezioni oculari. Nel caso di infezioni batteriche, il veterinario potrebbe prescrivere colliri o pomate antibiotiche, che devono essere somministrati seguendo scrupolosamente le indicazioni per durata e frequenza. Se la congiuntivite è causata da allergie, sono spesso prescritti antistaminici o antinfiammatori per alleviare il gonfiore e il fastidio.
Un’igiene oculare accurata è essenziale: pulire gli occhi del cane con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica aiuta a rimuovere le secrezioni e riduce l’irritazione, ma è importante evitare prodotti fai-da-te o disinfettanti, che potrebbero peggiorare la condizione.
Per prevenire ulteriori irritazioni, bisogna evitare che il cane si gratti o si sfregi gli occhi; nei casi più delicati, il veterinario può consigliare un collare elisabettiano per impedirgli di toccarsi gli occhi. Quando la congiuntivite è causata da allergeni ambientali, ridurre l’esposizione del cane a questi elementi può essere utile per evitare ricadute.
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Prevenzione della congiuntivite
Per prevenire la congiuntivite, è importante mantenere l’ambiente in cui vive il cane il più pulito possibile, riducendo la presenza di polvere, polline e sostanze chimiche.
Una regolare cura dell’igiene oculare e delle visite dal veterinario, soprattutto per razze predisposte come il Cocker Spaniel, il Bulldog o lo Shih Tzu, può contribuire a individuare eventuali problemi oculari prima che diventino seri.
Articolo originale su Today.it