ARTICLE AD BOX
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stato arrestato. Lo ha riferito l'agenzia dell'anticorruzione (Cio) di Seul, facendo così dell'ex procuratore capo nazionale il primo presidente in carica - sia pure sospeso dalle sue funzioni a causa della procedura di impeachment in corso - nella storia della Corea del Sud a finire in manette.
Corea del Sud, sostenitori di Yoon in piazza per impedirne l'arresto
Corea del Sud, arrestato il presidente
Dopo che le autorità sono entrate oggi nella sua residenza per arrestarlo, il presidente deposto sudcoreano ha accettato di presentarsi all'ufficio degli investigatori che lo stanno indagando per insurrezione. «Yoon ha deciso di presentarsi personalmente oggi all'ufficio investigativo sulla corruzione», ha detto il legale Seok Dong-hyeon su Facebook aggiungendo che il leader messo sotto accusa terrà anche un discorso.
Sotto impeachment per sovversione e abuso d'ufficio, Yoon ha affermato di aver accettato e deciso di sottoporsi agli interrogatori dell'anticorruzione sulla breve imposizione della legge marziale del 3 dicembre al fine di evitare «spargimenti di sangue».
A dispetto delle «numerose illegalità contestate all'inchiesta, ho deciso di rispondere all'ufficio investigativo sulla corruzione», ha detto Yoon in un messaggio video preregistrato, ribadendo di non accettare «la legalità dell'inchiesta» e precisando che si stava adeguando « per impedire qualsiasi sfortunato spargimento di sangue».
L'interrogatorio
Yoon è comparso nell'ufficio del Cio a Gwacheon, a sud di Seul, circa 20 minuti dopo che gli investigatori lo avevano arrestato nella sua residenza nel centro della capitale sudcoreana. «L'interrogatorio è iniziato alle 11 (3 in Italia) in una sala dedicata attrezzata con registrazione video», ha affermato l'anticorruzione in una nota rilanciata dalla Yonhap. L'interrogatorio è condotto da Lee Jae-seung, numero due del Cio, alla presenza del pool di legali del presidente, attualmente sotto impeachment. L'obiettivo degli investigatori è fare luce sulle accuse di insurrezione e abuso di ufficio relativo al decreto di legge marziale del 3 dicembre, puntando a un mandato di arresto formale entro 48 ore, secondo la legge sudcoreana.