"La presidenza del Consiglio ha smentito la firma di contratti o accordi tra il governo e Space X. Ed anche la Difesa non ha approvato alcun accordo a riguardo". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al question time della Camera.
"Space X ha 6.700 satelliti in orbita bassa con una previsione che diventino 42mila: è un operatore che ha i requisiti per fornire capacità e servizi" alla Difesa, "ma questo non esclude che un Paese sovrano e tecnologicamente avanzato come il nostro possa gestire questi dati con apparati e tecnologie proprietarie a ulteriore tutela degli interessi nazionali. Laddove il governo dovesse optare per soluzioni commerciali, la Difesa attiverà un tavolo tecnico per approfondire la sussistenza dei requisiti necessari a soddisfare le esigenze dello strumento militare" ha aggiunto il titolare della Difesa.
"Che l'asticella sia fissata al due e mezzo, al tre o al quattro al cinque, sto esagerando citando Trump, lo deciderà la prossima assemblea Nato dei leader" ma "non penso sarà il cinque che in questo momento sarebbe impossibile per quasi tutte le nazioni al mondo". Così si è invece espresso Crosetto interpellato in Transatlantico sulla richiesta di Donald Trump agli alleati di aumentare al 5% le spese militari, sottolineando che, come dico da tempo, non sarà più il due che noi fatichiamo già a raggiungere ma sarà più del due. Non è una novità, lo dico da un anno e mezzo quindi mi dispiace aver ragione". La stessa cosa "la chiede la Polonia, i baltici, la stessa Germania, tutti i paesi chiedono un aumento della spesa militare nella Nato, non è un segreto per nessuno".
Ciriani: 'Fondi dell'educazione sessuale per formare sull'infertilità'
I 500mila euro voluti dall'opposizione in manovra per promuovere corsi per gli studenti sui temi "della salute sessuale e dell'educazione sessuale e affettiva", coerentemente con un altro odg approvato in sede di manovra, saranno impiegati per formare gli insegnanti "prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all'ambito della prevenzione delle infertilità". Lo spiega il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani durante il qt. "La somma stanziata non avrebbe del resto consentito iniziative a più ampio spettro", aggiunge.
Durante la discussione sulla legge di bilancio "è stato approvato un emendamento, presentato da un parlamentare di opposizione, che prevede un incremento di 500mila euro del fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, per l'anno 2025, al fine di promuovere, nell'ambito dei piani triennali dell'offerta formativa, interventi educativi e corsi di informazione e prevenzione rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, relativamente alle tematiche della salute sessuale e dell'educazione sessuale e affettiva - spiega Ciriani -.
Nell'ambito della stessa legge di bilancio, è stato approvato da questa Assemblea un ordine del giorno che impegna il governo ad impiegare tali risorse per fornire moduli formativi rivolti agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, per aggiornare sui contenuti per interventi educativi e corsi di informazione e prevenzione, prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all'ambito della prevenzione delle infertilità. Ciò coerentemente sia con la disposizione approvata sia con le finalità del fondo che l'emendamento incrementa".
"Il governo si conformerà dunque alle deliberazioni parlamentari, certo di interpretare, attraverso un'attenzione specifica al tema dell'infertilità maschile e femminile, l'esigenza che l'emendamento rappresenta per incrementare l'informazione circa il tema della salute sessuale e riproduttiva. La somma stanziata non avrebbe del resto consentito iniziative a più ampio spettro, e la scelta dei proponenti dell'emendamento di attribuirla al fondo per le Pari Opportunità non consente, anche in ipotesi, attività dirette nelle scuole e interventi nell'organizzazione scolastica, di pertinenza del ministero dell'Istruzione e del Merito e delle relative voci di bilancio, alle quali la norma approvata non fa alcun riferimento", conclude.
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