ARTICLE AD BOX
Una data per la Rai a suo modo storica. Tristemente storica: dal 31 gennaio cesseranno tutte le attività lavorative all’interno della storica sede di viale Mazzini, quella al cui ingresso fa capolino il mitico cavallo. La decisione arriva dopo settimane di approfondimenti e verifiche tecniche che hanno portato alla necessità di avviare importanti lavori di ristrutturazione. Alla base di questa scelta c’è la scoperta di amianto nei locali dell’edificio, una criticità emersa in seguito a un grave allagamento che ha interessato la struttura nei mesi scorsi.
L’incidente ha innescato una serie di accertamenti da parte dei tecnici, i quali, durante le operazioni di controllo e manutenzione, hanno riscontrato la presenza del materiale radioattivo. Da quel momento, la situazione ha subito un’accelerazione, con i vertici aziendali che hanno dovuto prendere decisioni immediate per tutelare la salute dei lavoratori e garantire la continuità operativa dell’azienda.
Come si legge nella comunicazione ufficiale, la sede resterà comunque accessibile, ma soltanto per attività mirate al totale svuotamento degli uffici. Nei prossimi mesi, si procederà al recupero di arredi, dotazioni informatiche e documenti essenziali, passaggi propedeutici ai lavori di bonifica e ristrutturazione.
Per garantire la piena operatività aziendale, le varie strutture interne saranno trasferite temporaneamente in altri plessi. I vertici e i consiglieri di amministrazione si sposteranno nella sede di via Asiago, mentre il resto del personale sarà distribuito in altre sedi aziendali ancora da definire nel dettaglio.
L’obiettivo dichiarato è completare i lavori nel minor tempo possibile, restituendo agli uffici di viale Mazzini piena funzionalità in un ambiente rinnovato e sicuro. Tuttavia, l’entità dell’intervento richiesto lascia supporre che i tempi saranno molto lunghi, motivo per cui il trasferimento temporaneo è stato organizzato in maniera tale da non compromettere le attività lavorative.