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Parcheggiare in strada è sempre più rischioso. E, per certi aspetti, più costoso. In Italia sedici milioni di automobilisti - quasi la metà di quelli totali - hanno ritrovato la loro vettura "ammaccata" dopo un urto oppure danneggiata dopo un ancora più fastidioso atto di vandalismo.
E un terzo dei proprietari ha dovuto pagare di tasca propria per le riparazioni: vuoi perché assicurare i mezzi con una copertura più ampia è molto oneroso, vuoi perché, sempre più spesso, chi commette il sinistro fa perdere le sue tracce. E non lascia neppure il canonico bigliettino con tutte le informazioni utili per essere rintracciato.
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LASCIATE COSÌ COM'È
Poi c'è pure chi - e parliamo della metà dei casi - stanco del ripetersi di questi eventi o per ristrettezze economiche, decide di tenersi la sua auto danneggiata. Senza rivolgersi al carrozziere. Anche perché ci troviamo di fronte a un fenomeno che genera danni agli automobilisti per 13 miliardi di euro. Cioè il 7 per cento di quanto nel Belpaese si versa per assicurare l'auto. Una situazione ormai insostenibile, che sta spingendo anche i carrozzieri a garantire sconti, come spiega Daniele Galli, il presidente della più famosa associazione di categoria, Federcarrozzieri: «Quando si tratta di danni alle auto che possono mettere a rischio la sicurezza dei conducenti, faremo uno sforzo per ridurre i prezzi».
A tratteggiare questo quadro è stato il portale Facile.it, un comparatore di polizze, che ha commissionato un apposito studio agli istituti mUp Research e Norstat. E a ben guardare, tra Settentrione e Meridione del Paese, l'unico aspetto che davvero cambia è il costo medio pagato dall'utente: se la media nazionale annua per gli interventi di riparazione è di 730 euro all'anno, nella aree del Sud e nelle Isole, si legge nel rapporto di Facile.it, «il valore è stato inferiore alla media e pari a circa 564 euro, nel Nord Ovest ha raggiunto gli 830 euro e addirittura gli 874 euro nel Nord Est».
Alla base di queste differenze una serie di elementi diversi: il costo della vita in quel determinato territorio, l'anzianità del parco auto fino alla presenza di botteghe artigiane di carrozzieri più piccole che, con meno spese e meno dipendenti, possono garantire migliori condizioni alla loro clientela.
A fronte di 16 milioni vittime di sinistri, ci sono tre milioni di italiani che, nel panel della ricerca, hanno ammesso di aver causato danni alle vetture di altri automobilisti. Cioè hanno urtato «in fase di manovra o parcheggio, senza che il proprietario fosse presente». E non tutti si sono mostrati virtuosi. «Sebbene 7 su 10 (70,2 per cento) si siano comportati in maniera corretta, fermandosi per attendere il proprietario del veicolo o lasciando un biglietto con i propri contatti, circa 767.000 persone (il 22,1 per cento) sono andate via senza lasciare alcun riferimento». Un 5,9 non è "scappato" solo perché c'erano testimoni del sinistro.
KASCO E ATTI VANDALICI
Per spiegare, però, perché la metà degli italiani non fa riparare l'auto, bisogna anche considerare gli alti premi richiesti delle assicurazioni. Dal report commissionato da Facile.it si scopre che la metà degli italiani ammette candidamente di non avere «una polizza che lo tutelasse da quel tipo specifico di danno, come ad esempio una kasko completa, la copertura contro atti vandalici o quella furto e incendio». L'Ania, l'associazione che raccoglie gli assicuratori, ha registrato partendo dai contratti stipulati a dicembre, un aumento dei premi del 6,5 per cento, con una spesa per l'Rc auto, la copertura minima per legge, di 343 euro per le quattro ruote. Il settore ricorda spesso che dietro queste quotazioni ci sono gli aumenti dell'inflazione, dei costi delle manutenzioni e della rivalutazione del risarcimento per i danni alla persone. Detto questo, una kasko completa, la protezione contro gli atti vandalici o contro il furto e incendio fanno spendere anche 500 euro in più agli automobilisti rispetto alla semplice responsabilità civile.
La mappa
Tornando alla denuncia degli automobilisti, Facile.it ha riscontrato che il 70 per cento dei sinistri è dovuto a urti. In un caso su quattro siamo di fronte a un atto vandalico e nel 12,4 la vettura è stata danneggiata dopo «un tentativo di furto del veicolo o di oggetti contenuti in esso». A livello territoriale, il 46 per cento degli automobilisti di Roma e Lazio ha denunciato di aver trovato il proprio mezzo danneggiato dopo averlo lasciato all'aperto. Crescono rispetto alla media nazionale sia il numero degli atti vandalici (siamo al 34 per cento) sia i tentativi di furto (18), mentre per le riparazioni si spendono in media 701 euro. Tra Milano e la Lombardia, invece, per questi interventi la cifra sale a 817 euro, mentre i vandalismi e i furti scendono, rispettivamente, al 25 e all'11 per cento. Al Sud le carrozzerie delle vetture parcheggiate in strada sono a più rischio: per esempio, il 55 per cento dei campani e il 45 per cento dei pugliese lamentano danni alle vetture. Però spendono meno per le riparazioni: rispettivamente 625 euro e meno di 600 euro.