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Dazi Stati Uniti, Trump: «Qualche dolore per americani? Forse si ma vale la pena». E poi insiste: «Canada diventi nostro 51esimo Stato»

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«Questa sarà l'età dell'oro dell'America! Ci sarà qualche dolore? Sì, forse (e forse no!). Ma renderemo l'America di nuovo grande, e tutto vale la pena per il prezzo che dovrà essere pagato. Siamo un Paese che ora è gestito con buon senso - e i risultati saranno spettacolari!!!». Lo scrive il presidente Usa Donald Trump sul suo social network Truth usando per lo più tutte lettere maiuscole riferendosi ai dazi doganali da lui introdotti contro Canada, Messico e Cina, che hanno promesso ritorsioni.

E poi insiste: dopo aver imposto dazi del 25% e 10%, il canada «Diventi il 51esimo Stato americano». 

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«Paghiamo centinaia di miliardi di dollari in sussidi al Canada.

Perché? Non c'è un motivo. Non abbiamo bisogno di nulla di ciò che hanno loro», ha scritto Trump sul social Truth. «Senza questi massicci sussidi, il Canada cessa di esistere come Paese», ha proseguito Trump, ribadendo che «il Canada dovrebbe diventare il nostro amato 51mo Stato. Tasse molto più basse e una protezione militare di gran lunga migliore per il popolo canadese - E nessun dazio».

Dazi Stati Uniti, Trump insiste

Proprio sulla questione dazioni è interventua l'Ue che si è detta pronta a «rispondere con fermezza a qualsiasi partner commerciale che imponga dazi in modo ingiusto o arbitrario sui prodotti europei». Un portavoce della Commissione Ue esprime «rammarico per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi a Canada, Messico e Cina». «Al momento, non abbiamo informazioni su ulteriori dazi che colpirebbero i prodotti Ue. Il nostro rapporto commerciale con gli Stati Uniti è il più grande al mondo. C'è molto in gioco», sottolinea Bruxelles, invitando Washington a «rafforzare questa relazione». I dazi, aggiunge il portavoce, «sono dannosi per tutte le parti».

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