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Laudati non ha parlato ma ha tirato in ballo Cafiero De Raho. Le ultime rivelazioni sul caso dossieraggio stringono sempre di più il cerchio attorno a De Raho. Ogni atto era passato da lui e dunque Laudati mette l'icona dei grillini davanti alle responsabilità. E così c'è chi chiede le dimissioni proprio di De Raho dato che le indagini sul caso che sta agitando la politica da qualche settimana.
Pino Bacchielli di Noi Moderati non usa giri di parole e afferma: "Dopo le dichiarazioni del magistrato della Direzione nazionale antimafia Antonio Laudati, che sostanzialmente dice di aver agito nelle sue attività di indagini sotto il pieno controllo del Procuratore nazionale antimafia di allora, Federico Cafiero De Raho, riteniamo che sia opportuno che De Raho si dimetta dal suo incarico di vicepresidente e di membro della commissione Antimafia. Quando si abbandona il ruolo di magistrato per farsi eleggere dal popolo al Parlamento, bisogna ricordarsi che l’opportunità politica è essenziale per poter svolgere al meglio questo lavoro. Così inoltre non farebbe altro che seguire le indicazioni da sempre date dai vertici del Movimento 5 Stelle, che in più occasioni hanno dichiarato a gran voce, nelle piazze e nelle aule, sull’opportunità che proprio in queste occasioni i politici si debbano dimettere dal proprio ruolo".
Dossieraggio, "sotto il suo pieno controllo": Laudati, è una bomba politica sul M5s
Anche Riccardo De Corato ha chiesto un passo di lato a De Raho: "Quella che è annoverata dalle cronache come dossieraggio su politici e vip italiani oggi richiede, dopo le dichiarazioni del procuratore Laudati, che Cafiero de Raho si astenga dalle attività della Commissione Nazionale Antimafia, di cui è vicepresidente. L’attività, secondo quanto afferma lo stesso Laudati, all’epoca dei fatti era sotto il pieno controllo dell’allora procuratore De Raho, pertanto è ormai chiaro a tutti che l’esponente del Movimento 5 stelle debba fare un passo indietro per consentire un sereno svolgimento dei lavori della bicamerale". Insomma il caso si ingrossa e De Raho rischia davvero grosso.