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Decreto “svuotacarceri” oggi in Cdm, ecco cosa prevede

6 mesi fa 4
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Pene alternative per i detenuti che hanno commesso reati minori, affidamento in comunità per tossicodipendenti e possibilità di far rientrare i detenuti stranieri nei paesi d’origine. Lo «svuotacarceri» approda oggi in Consiglio dei ministri. Contiene misure urgenti in materia penitenziaria, penale e per l’efficienza del processo penale nonché in materia di diritto ed esecuzione civile.

Il ministro della Giustizia: “Entro la fine del mese il ddl Nordio in Cdm”. Ecco le proposte contro il sovraffollamento delle carceri

«Non sarà uno svuota carceri nel senso di aprire le porte per alleggerire la popolazione carceraria, cosa che pure costituisce un problema. L'alternativa che noi proponiamo va in varie direzioni , prima di tutto consentire di scontare le pene per i reati minori e anche per i tossicodipendenti in strutture diverse da quelle carcerarie, soprattutto in comunità. Questa e' la nostra grande sfida – ha detto il ministro Nordio – spiegando che un altro elemento è far scontare la pena agli stranieri nei loro Paesi di provenienza. Noi abbiamo quasi 20.000 reclusi stranieri, se riuscissimo anche solo per la metà a concludere accordi con i Paesi di origine per far scontare lì le pene. Ma non ultima, c’è la carcerazione preventiva. Abbiamo circa il 20% di persone in attesa di giudizio e molte di queste alla fine statisticamente vengono assolte, quindi la loro carcerazione si rivela ingiustificata – ha detto – sottolineando che «il Dl Nordio, quello dove è compreso l'abuso d'ufficio, comprende anche una rivoluzione sull'ordinanza di custodia cautelare che sarà emessa da un organo collegiale previo interrogatorio di garanzia del deputato. Quindi limiterà molto la carcerazione preventiva e anche questo sarà un modo di alleggerimento. Naturalmente, ha concluso, anche qui e' illusorio pensare che possa accadere da un momento all’altro però la via è stata tracciata e già da un po' inizieremo a vedere i benefici».

In concreto, quindi, aumenta lo sconto di pena ordinario da 45 a 60 giorni ogni sei mesi. Ogni detenuto che può far valere almeno sei mesi di buona condotta beneficerebbe – con questa modifica – di uno sconto di pena che anticiperebbe di 15 giorni i termini della sua liberazione anticipata ogni sei mesi 30 ogni 12. In un anno, quindi, l’uscita si anticipa di un mese.

Il decreto comprende anche una rivoluzione sull’ordinanza di custodia cautelare che «sarà emessa da un organo collegiale previo interrogatorio di garanzia del deputato», ha precisato il ministro.

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