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Sono ancora in corso le ricerche per trovare il 42enne Luca Perazzini e il 48enne Cristian Gualdi, i due alpinisti di Santarcangelo di Romagna scomparsi sul Gran Sasso. Al momento, nel punto esatto nel quale avevano detto di essere caduti e avevano dato al 112 le coordinate gps, al momento non si vede niente. Il maltempo non ha aiutato: oltre alla neve c'è ancora tanto vento e banchi di nebbia. Per questo l'elicottero non sale fino a quell'altezza proprio per problemi di sicurezza. I dubbi sono tanti, visto che là dove hanno detto di essere precipitati non c'è traccia di loro: si trovano sotto metri di neve? Si sono spostati per cercare un riparo? Sono stati spostati dalla neve?
Intanto il comandante del soccorso alpini della Gdf dell'Aquila, Paolo Passalacqua, preferisce rimanere cauto: "Sarà come andare a cercare persone in una valanga. Non so fino a che punto si debba ancora sperare: però quella, c'è sempre... la speranza è l'ultima a morire. Quindi speriamo che abbiano trovato qualche anfratto anche se dopo quattro giorni purtroppo le cose saranno ridotte...", come ha detto il finanziere Marco Moreschini all'emittente abruzzese Rete 8. Perché "altrimenti è impossibile sopravvivere".
Raggiunto dall'Adnkronos anche il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo ricorda che "il nostro lavoro è quello di andare a cercare le persone e portarle a casa vive. Domani riprendiamo le ricerche. Le condizioni meteo dovrebbero essere buone e dovremmo risolvere... Avremo le ricerche con gli elicotteri e in quota ci saranno almeno venti soccorritori", sono le parole di Daniele Perilli.