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Questione di giorni, forse ore, per il cambio della guardia al vertice dei Servizi segreti italiani. Elisabetta Belloni lascerà ufficialmente la direzione del Dis il 15 gennaio. Per il suo posto, dopo le indiscrezioni che fino a ieri davano in pole il generale Francesco Paolo Figliuolo, salgono ora le quotazioni per Vittorio Rizzi, vicedirettore dell’Aisi, già vice capo vicario della Polizia. Si fa strada una soluzione interna al comparto intelligence, «un modo per garantire la continuità» spiegano da Palazzo Chigi all’indomani dell’addio di Belloni.
Un’uscita di scena anticipata e che ha lasciato parecchie scorie. Da un lato Belloni amareggiata per gli ultimi mesi a Piazza Dante, convinta fosse via via venuto meno il rapporto fiduciario con la premier Giorgia Meloni e certamente - ma è un eufemismo - con l’Autorità delegata Alfredo Mantovano. Dall’altra la presidente del Consiglio assai irritata per la fuga di notizie: avrebbe preferito gestire senza clamori l’avvicendamento, se non altro per evitare di addensare nubi e polemiche sui Servizi mentre si lavora giorno e notte per salvare Cecilia Sala dalla detenzione in Iran.
IL NUOVO CORSO
Ora si girerà pagina e in tempi stretti: non è escluso che Meloni possa annunciare il nuovo capo degli 007 domattina, prima della conferenza stampa-fiume di inizio anno, per cui si sta preparando insieme al suo staff. E Belloni, cosa farà? Chi conosce bene l’ex segretaria generale della Farnesina smentisce le voci un incarico europeo imminente, anzi le respinge al mittente, quasi fossero veleni sparsi da chi sta brindando alla sua partenza dal Dis. Eppure le voci si rincorrono.
Non è un mistero che Belloni, diplomatica rodatissima, nominata da Meloni sherpa G7, abbia maturato un rapporto di reciproca stima con Ursula von der Leyen. Che potrebbe volerla al suo fianco quest’anno. Un incarico di peso a Bruxelles, per seguire due dossier cari alla nuova Commissione: i migranti e il Mediterraneo. Un ruolo da quasi-commissario, così raccontano nei corridoi romani. Il tempo dirà. Intanto il Dis si prepara al cambio della guardia. Rizzi, si diceva, è il nome più quotato in queste ore. Nominato la scorsa estate vicedirettore dell’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna, ha alle spalle una lunga e decorata carriera nella Polizia di Stato, specialmente nel settore investigativo.
I TRASCORSI
Inizia dallo Sco (Settore centrale operativo) del Dipartimento di pubblica sicurezza, collabora già all’epoca con l’intelligence occupandosi di indagini contro il cybercrimine e il riciclaggio. Poi la guida delle squadre mobili a Venezia, Milano, Roma, a Bologna la regia del team investigativo sulla morte del giuslavorista Marco Biagi. Nei giorni scorsi, dopo la notizia della fuoriuscita di Belloni, è circolata con insistenza la voce su un avvicendamento con Bruno Valensise, direttore dell’Aisi con un lungo trascorso al Dis. Se così fosse, lascerebbe libera la poltrona di chi guida l’agenzia per la sicurezza interna. Che potrebbe andare a Mario Cinque, generale già in lizza per diventare Comandante dell’Arma dei Carabinieri, ruolo affidato a dicembre a Salvatore Luongo.