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In Islanda torna la paura. La nuova eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes, sulla quale sorge anche la capitale Reykjavik, ha indotto le autorità a evacuare la cittadina di Grindavik e la vicina stazione termale di Blue Lagoon, gremita di turisti, ripetendo un copione diventato ormai frequente in questa zona occidentale dell'isola, ripetuto l'ultima volta lo scorso 8 febbraio. Iniziata ieri sera, si tratta della settima eruzione nella stessa zona, la quarta dallo scorso dicembre.
Le immagini depettacolari della lava
La lava, come mostrano le spettacolari immagini notturne diffuse dalla tv Ruv, esce a fontana da una grande fenditura nel terreno, ha invaso una strada e si espande nei campi circostanti , dove non si è ancora formato un cono vulcanico, ma dove l'attività magmatica ha trovato un nuovo sfogo da alcuni mesi. «La fessura nel terreno (da cui esce la lava) è lunga almeno 3 chilometri, fra Stóra-Skógfell verso Hagafell, a sud di Reykjavik», ha dichiarato l'emittente Ruv, aggiungendo che per adesso l'aeroporto internazionale di Keflavik è pienamente operativo tanto per gli arrivi quanto per le partenze, anche se i gas vulcanici potrebbero presto interferire con il traffico aereo.
Dove si trova l'area vulcanica
L'eruzione vulcanica è iniziata tra Hagafell e Stora Skogfell nella penisola di Reykjanes, una regione nel sud-ovest dell'Islanda. Poco prima dell'eruzione, l'Ufficio meteorologico islandese ha emesso un annuncio sull'aumento dell'attività sismica nell'area, insieme a cambiamenti del terreno. Secondo il sito web islandese di notizie Iceland Monitor, l'eruzione si trova in una posizione simile alle ultime due eruzioni, avvenute nel febbraio 2024 e nel dicembre 2023.
L'evacuazione di Grindavik, la città situata sulla costa meridionale della penisola di Reykjanes, è già stata avviata.