ARTICLE AD BOX
Negli ultimi anni, la nostra società ha sviluppato una dipendenza crescente dalle soluzioni rapide e immediate, soprattutto in ambito sanitario. Viviamo in un’epoca in cui l’idea di affrontare una difficoltà attraverso l’impegno e la perseveranza sembra sempre meno accettata: preferiamo delegare a farmaci o strumenti tecnologici il compito di risolvere i nostri problemi. “Noi oggi siamo impigriti, perché diciamo: ‘sto male, mi prendo la pasticca, tanto c’è qualcuno che risolve il problema’”, osserva il Dott. Bizzarri ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’, mettendo in luce un fenomeno allarmante. Ma questa passività ha un prezzo, perché non solo indebolisce il nostro organismo, ma ci rende sempre più dipendenti da soluzioni preconfezionate.
Il problema si estende anche alla medicina moderna, che tende a trattare i pazienti in modo standardizzato, ignorando l’unicità di ogni individuo. “Il nostro corpo ha una storia e le abitudini che sviluppiamo nei primi vent’anni di vita sono una rendita che ci porteremo sempre dietro”, spiega il professore. Il rischio è quello di affidarsi a protocolli generici, senza considerare che ogni persona reagisce diversamente ai trattamenti. L’errore più grande? Credere che le macchine possano sostituire l’intelligenza umana: per quanto sofisticate, restano strumenti privi di capacità creative e adattive.
Di fronte a questa deriva, il professor Bizzarri sottolinea l’importanza della responsabilità individuale: “La libertà ha un prezzo, perché va conquistata”.
Ascolta l’intervento VIDEO del Dott. Bizzarri QUI | Un Giorno Speciale 4 Marzo