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Europee, Salvini punta alla doppia cifra: “Fiducioso perché ce lo meritiamo. Obiettivo è fare meglio del M5s”

9 mesi fa 35
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«Penso che alle elezioni europee la Lega andrà molto bene, sicuramente in doppia cifra, perché ce lo meritiamo. L'obiettivo di medio termine è certamente fare meglio del M5s perché non sta né in cielo né in terra che prendiamo meno di loro… non si può sentire». Matteo Salvini arringa per quasi un'ora incitando i giovani della Lega riuniti al MiCo di Milano per l'evento “Politicamente ribelli, come l'Europa non ci vuole” organizzato dalla giovanile del Carroccio.

Li invita alla campagna elettorale per gli 85 giorni che li dividono dell'appuntamento con le urne. «Vi voglio fuori dai licei, dalle università: siate ambasciatori del messaggio della Lega». I giovani lo ascoltano, applaudono. Qualcuno ha sulle spalle la bandiera di Pontida. Il gruppo dell'Abruzzo – che il segretario ringrazia dal palco – indossa una felpa blu con la scritta “Identità, sovranità, libertà”.

Il segretario federale sale sul palco tra gli applausi e mentre cita il cantante Alfa e De André, Ezra Pound e George Orwell manda qualche messaggio agli alleati di governo e alla sinistra. «Io credo e spero nel centrodestra unito. Se qualcuno (FdI o Fi, ndr) il 9 giugno preferirà la poltrona, la comodità, il politicamente corretto e l'inciucio coi socialisti, non farà un dispetto a Salvini e alla Lega, ma farà il male dell'Italia e degli italiani. E noi all'Italia e agli italiani vogliamo troppo bene», dice ribadendo che le alleanze con Marine Le Pen e gli altri in Europa dimostrano che «le lancette della storia stanno girando dalla nostra parte. Tra Macron e Le Pen preferisco sempre Le Pen e la Lega sarà parte della famiglia che cambierà questa Europa e salverà lo spirito originale dell'Unione europea. Per aiutare l'Italia servono più libertà e meno Europa. Meno regole, meno direttive», aggiunge.

Poi arriva la sveglia alla sinistra con l'appello alla mobilitazione nazionale – «magari nella terra del leone (Venezia, ndr)», dice mentre sventolano le bandiere col simbolo di San Marco – per il 25 aprile: «Penso che sarà un segnale molto bello se migliaia di giovani della Lega si troveranno quel giorno per difendere la libertà messa a rischio dai burocrati europei, che non fanno nulla contro l'immigrazione. Io sarò con voi giovedì 25 aprile».

Il segretario della Lega poi fa un lungo discorso toccando temi cari al Carroccio, come l'immigrazione – ribadendo che «in Italia non c'è spazio per un certo tipo di islam che impone il velo alle donne», qui scatta un fragoroso applauso – e nuovi temi come quello del dossieraggio: «Questo governo durerà cinque anni perciò spiate quel cazzo che volete, ma noi andiamo in fondo, non un minuto di meno. La Lega è il partito più spiato di tutto il Parlamento italiano. Abbiamo il coraggio e la dignità di dire quello che diciamo sul lavoro, sulla libertà e sulla censura, in cambio un certo tipo di sistema marcio e corrotto, ti sbatte sui giornali come mostri».

Poi parla di guerra e ribadisce quanto già esplicitato sui suoi social: «Macron nel 2024 parla di guerra, di eserciti, di soldati da mandare al fronte. I giovani, gli uomini e le donne della Lega faranno di tutto affinché il 2024 sia un anno di pace perché non se ne può più di missili, di stragi e di orfani. Mi fanno paura i leader che invece di parlare di pace, parlano come nulla fosse di invasioni». «Macron – aggiunge scherzando Salvini – è quello che è perché mangia cibo sintetico...».

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