Cambio ai vertici di Meta, la società che controlla Facebook. Nick Clegg, già vicepremier britannico, e da anni capo della divisione politica, ha annunciato che lascerà l’incarico dopo sette anni. Al suo posto arriva Joel Kaplan, una figura di spicco nella galassia repubblicana e che era già in Meta come numero due di Clegg.
La mossa avviene poche settimane dopo la cena a Mar-a-Lago fra Mark Zuckerberg e il presidente eletto Donald Trump. Meta ha donato 1 milione di dollari al Comitato per l’inaugurazione di Trump.
Clegg in un post che ha lasciato ai colleghi e quindi condiviso su Facebook, ha scritto: «Mentre comincia un nuovo anno, ho visto che questo è il momento giusto per lasciare». Quindi ha proseguito dicendo che Joel è «chiaramente la persona giusta per questo incarico nel momento giusto». Secondo Clegg infatti Kaplan potrà «plasmare la strategia della compagnia mentre le aspettative politiche e della società attorno alla tecnologia continuano a evolvere».
Ci sarà un periodo di transizione a Meta. Clegg non lascerà subito ma continuerà a rappresentare la società per i prossimi mesi negli eventi e nelle conferenze internazionali.
Clegg ha trascorso sette anni a Meta ricoprendo alla fine il ruolo di “presidente per gli affari globali”. Era entrato in Meta nel mezzo della bufera su Cambridge Analytica nel 2018, legato alla gestione dei dati per influenzare la elezioni. Negli anni Nick Clegg ha guidato un comitato di controllo di Facebook, organo indipendente voluto dal fondatore per dirimere le questioni più complesse del social.
Kaplan dovrà tenere di fatto le relazioni con il mondo politico e i soggetti internazionali diventando “chief policy global affairs”.
Kaplan è stato vicecapo dello staff del presidente George W. Bush. È amico del giudice conservatore della Corte Suprema Brett Kavanaugh tanto da essere presente al Senato durante le audizioni per la sua nomina nel 2018. L’episodio ha causato tensione dentro Meta. Kaplan è sempre stato uno dei maggiori oppositori alle politiche restrittive della libertà di espressione. Ha sempre considerato gli interventi dei leader dei social network una forma di censura volta a colpire principalmente i conservatori.
Il posto di vicepresidente andrà a Kevin Martin, ex presidente della Federal Communications Commission degli Stati Uniti sotto Bush ed entrato in Meta nel 2015.