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Massimo Giannini, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, nella puntata del 26 marzo, tiene praticamente un comizio contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. "Il fascismo è andare contro il sistema e se loro non si scagliano più contro il sistema, arriva Salvini che chiama Marine Le Pen e le fa dire questo: 'Giorgia Meloni sosterrete o meno un secondo mandato a Von der Leyen? Dica agli italiani cosa vuole fare'", osserva il conduttore.
"Salvini ha capito nel momento in cui Meloni è diventata premier che per lui si apriva una grande autostrada a destra", ragiona Giannini. "Meloni non può più presidiare quella destra estrema e radicale italiana ed europea, quindi il Capitano della Lega pensa 'quello spazio lo occupo io'. Ha cominciato a farlo quando è nato il governo e adesso che è in campagna elettorale per le europee", prosegue il giornalista, "ha accentuato questo profilo e questo sistematico scavalcamento a destra della Meloni".
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"Questo evento, la riunione della feccia nera di sabato scorso a Roma, con questa uscita della Le Pen che è un dito nell'occhio alla Meloni, serve a dire alla Meloni 'quel campo me lo prendo io' e quindi mette in seria difficoltà la Meloni, la quale al momento non si è fatta ancora sorpassare. E questo ha spostato tutto verso la peggior destra".
Qui l'intervento di Massimo Giannini a Di Martedì