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Fedez-Ferragni, era tutta una finzione? Dal matrimonio "reale" alla serie tv (così ci siamo cascati tutti)

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Fedez e Chiara Ferragni ci hanno sempre mentito, mostrandoci della loro relazione una immagine idilliaca che non corrispondeva al vero. Sarebbe meglio se non ci importasse nulla di come i Ferragnez volevano apparire e di come sono in realtà, ma non è possibile: decine di milioni di italiani, dal 2017 al 2024, i sette anni della loro relazione, si sono interessati su Instagram e TikTok alla loro vita privata, hanno ascoltato i loro consigli, hanno acquistato i prodotti che sponsorizzano, hanno invidiato la loro bella casa, gli abbracci, le tenerezze, i baci e l’affetto per i figli, e li hanno considerati la famiglia ideale. Non era vero niente. Il fotografo Fabrizio Corona, che di queste cose campa, ha tolto il velo e ci ha mostrato la realtà: Fedez ha amato un’altra fin da prima del matrimonio con Chiara e lei pur sapendolo ha sopportato, non senza però restituire a sua volta il tradimento.

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Non è il genere di notizie che si troveranno sul New York Times, ma sarebbe sbagliato pensare che riguardino solo il piccolo orticello di casa nostra. Confermano invece quello che molti studiosi stanno denunciando da tempo: Internet e i social hanno modificato positivamente molti aspetti delle nostre vite, ma rappresentano anche un pericolo dal quale dobbiamo guardarci, tutelando soprattutto le nuove generazioni. Distinguere la realtà dalla rappresentazione che se ne fa online è sempre più difficile e molti ne approfittano non solo per diventare popolari e arricchirsi, ma anche per condizionare scelte politiche, erodere i consensi di un avversario, condizionare il voto in un altro paese. Chiunque abbia dei figli adolescenti sa che quando vogliono aggiornarsi sugli eventi aprono un’app di social media, e così facendo spesso si imbattono nei Ferragnez di turno, che mostrano online solo una realtà apparente, piegata ai loro scopi.

Ma il problema principale è che la mistificazione dei fatti è diventata quasi una regola alla quale tutti sembrano adeguarsi volentieri. La maggior parte delle immagini che vengono postate su Instagram sono ritoccate, i difetti vengono mascherati e si condividono solo i momenti migliori della propria vita, nascondendo gli altri. La realtà viene trasformata in una fantasia che trabocca presto di invidiosi cuoricini postati dagli amici. Molti studi hanno dimostrato che le versioni edulcorate delle vite che compaiono sul web creano false speranze: si desidera assomigliare alle persone che si vedono, che però non sono persone reali, sono solo ciò che quelle persone vogliono far credere di essere.

Nel secolo scorso, l’intrattenimento era fatto di cinema, di libri, di radio e di televisione. Oggi i social media sono un intrattenimento portatile a cui si può accedere in qualunque momento e ovunque. Se ne abusa molto, proprio perché è facilmente fruibile: mentre si è in coda, mentre si viaggia in metropolitana, mentre si aspetta qualcuno, si possono seguire gli amici o gli influencer che, seduti sui divani di un appartamento perfetto, spacchettano capi di abbigliamento appena ricevuti da chi li paga. Sembra un’attività innocua, ma in realtà sta plasmando le prospettive delle nuove generazioni e l’immagine che hanno di sé. Negli Stati Uniti e in Europa c’è molta preoccupazione per l’insicurezza che la falsa rappresentazione della realtà sta generando nei giovani, che vedono messa in discussione la propria identità e il proprio valore: si sentono inadeguati rispetto ai post mostrati in rete dagli altri e credono di non essere in grado di raggiungere i medesimi risultati. Le conseguenze sono gravi: disturbi psicologici, depressione, ansia, gelosia, solitudine, senso di isolamento vengono riscontrati con sempre maggiore frequenza tra i teenager di ogni paese.

Ormai abituate a edulcorare la realtà della loro vita, le nuove generazioni hanno difficoltà a confrontarsi poi con la vita reale. I ragazzi si incontrano in pizzeria e invece di chiacchierare accendono tutti l’iPhone, il nuovo specchio del mondo. Stanno perdendo la capacità di comunicare di persona, di leggere il linguaggio del corpo, di esprimersi compiutamente e di accettare il proprio aspetto fisico in una realtà priva di filtri e di programmi di abbellimento. Nelle loro squallide baruffe domestiche, i Ferragnez hanno messo in luce un problema molto serio, che i governi, i genitori e le scuole dovrebbero affrontare prima che i danni siano irreversibili.

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