ARTICLE AD BOX
Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno firmato un accordo per istituire il Fondo di Investimento per la Ricostruzione Stati Uniti-Ucraina. Lo ha annunciato il Tesoro americano. «Riconoscendo il significativo sostegno finanziario e materiale fornito dal popolo statunitense alla difesa dell'Ucraina dopo l'invasione russa su vasta scala - si legge in una nota - questa partnership economica consente ai nostri due Paesi di collaborare e investire insieme per garantire che le nostre risorse, competenze e capacità reciproche possano accelerare la ripresa economica dell'Ucraina».
L'accordo garantirà agli Stati Uniti un accesso privilegiato a nuovi progetti di investimento per sviluppare le risorse naturali dell'Ucraina, tra cui alluminio, grafite, petrolio e gas naturale. È stato ritenuto fondamentale per alimentare la benevolenza di Trump nei confronti di Kiev, mentre la sua amministrazione spinge per porre fine alla guerra iniziata quando la Russia lanciò la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina più di tre anni fa.
Secondo una bozza del documento, visionata da Bloomberg News, gli Stati Uniti hanno concordato che solo la futura assistenza militare che potrebbero fornire all'Ucraina sarebbe conteggiata ai fini del loro contributo al fondo. Il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal ha affermato che Washington ha abbandonato la sua insistenza sul fatto che l'accordo preveda il rimborso di miliardi di dollari di aiuti già erogati dall'inizio dell'invasione russa.
Secondo la bozza del documento visionata da Bloomberg News, l'accordo "rafforza il partenariato strategico tra le Parti per la ricostruzione e la modernizzazione a lungo termine dell'Ucraina, in risposta alla distruzione su larga scala causata dall'invasione su vasta scala della Russia". Washington riconoscerà anche l'intenzione di Kiev di evitare qualsiasi conflitto con i suoi piani di adesione all'Unione Europea.
Intanto il Cremlino frena l'impazienza di Donald Trump per raggiungere un accordo sull'Ucraina, affermando che «le cause del conflitto sono troppo complesse per essere risolte in un giorno».
Poche ore prima il presidente americano era tornato a commentare la posizione di Vladimir Putin, al quale nei giorni scorsi aveva riservato qualche stoccata mettendo in dubbio la sua volontà di arrivare a una soluzione pacifica del conflitto. Trump ha detto di "pensare" che il presidente russo voglia la pace in Ucraina. «Il suo sogno era prendere tutto il Paese ma non lo farà, mi rispetta», ha assicurato. Ma i tempi giudicati necessari da Mosca non sembrano essere veloci come quelli auspicati a Washington. La Russia capisce che gli Usa vogliono "un successo rapido" nei negoziati, ha commentato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, secondo il quale però questa fretta si scontra con la complessità delle questioni in gioco, in particolare relativamente alle "cause di fondo" del conflitto.
Kellogg, concordate con Kiev 22 azioni verso la tregua. Possibile base per accordi pace, ora tocca a Putin
"Durante i recenti colloqui a Londra, le delegazioni americana e ucraina hanno concordato un elenco di 22 azioni molto specifiche che potrebbero costituire la base per ulteriori accordi sulla risoluzione della guerra". Lo ha dichiarato l'inviato speciale Usa per l'Ucraina, Keith Kellogg, su Fox News, in una intervista che sta rimbalzando ora su vari media. "E dopo discussioni molto franche, sincere e difficili con gli ucraini - ha aggiunto - crediamo di essere in una posizione molto, molto buona. Non è piaciuta a tutti, ma a nessuno piacerà mai completamente la proposta finale che presenti. È normale quando si negozia. Ma credo che siamo messi piuttosto bene con loro". "Abbiamo una parte. Ora dobbiamo affrontare l'altra, quella di Putin. E penso che ci siamo vicini. Questi sono gli ultimi 100 metri fino al traguardo, i più difficili", ha aggiunto.