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Lia Quartapelle, parlamentare del Pd è appena rientrata dalla Francia. Una settimana di lavoro su invito del ministero degli Esteri.
Ora dopo le urne è convinta che la partita sia ancora tutta da giocare almeno nell’esito finale. In tanti avevano giudicato la scelta del presidente francese Emmanuel i Macron di sciogliere il Parlamento e mandare la Francia al voto in tre settimane come un azzardo. Da ieri sera le cose sembrano un po’ diverse.
Macron ha giocato una partita pericolosa
«Macron ha giocato una partita molto pericolosa, che molti in Francia hanno fatto fatica a capire. Ma dalle urne emerge che, come nel resto d’Europa, la destra estrema prende un terzo dei voti, ma i due terzi dei francesi votano le altre forze, i socialisti, i repubblicani tradizionali, i liberali, i verdi, l’estrema sinistra di Melenchon.
In queste ore da Macron a Melenchon stanno facendo un appello per una vera unione democratica e repubblicana per sconfiggere la destra estrema. Anche i repubblicani si stanno unendo, invitando a fare desistenza tranne nel caso dei candidati di Melenchon. La dinamica è avviata, guai per la Francia e per l’Europa se si sbagliano le mosse».
Affluenza in controtendenza. Significa che i francesi volevano scegliere il loro futuro.
«Con una affluenza alta, un terzo dei francesi ha scelto Le Pen. La partita non è chiusa: le scelte dei restanti due terzi tra una settimana saranno determinati».
Perché i francesi corrono alle urne mentre gli italiani scappano?
«In Francia gli elettori si sono trovati di fronte a una scelta esistenziale. Sia dal punto di vista dei valori, che dal punto di vista delle scelte internazionali. In Italia da troppo tempo sembra che la politica non abbia la forza e le idee per affrontare e risolvere alcune questioni di fondo del nostro Paese. E che quindi il voto non serve a molto. Come Pd dovremo impegnarci con una nostra idea di Italia per ribaltare questa amara constatazione».
Alla luce dei dato che abbiamo si possono fare previsioni? Ci sarà una coabitazione tra Macron e un governo guidato da Bardella?
«Ci sarà una coabitazione. Ma può essere una coabitazione tradizionale come tra Chirac e Jospin oppure una coabitazione che sfocia nella paralisi istituzionale nel caso in cui RN vincesse metà dei seggi».
L’altro dato è l’avanzata del nuovo fronte popolare. Che va da Hollande a Melenchon. È nato in 48 ore e supera i macronisti… è un segnale...
«Dalle urne emerge che una sinistra attorno a Melenchon, personaggio molto controverso che ha fatto scelte discutibili, dalla politica estera a quella economica, non sarebbe sufficiente ad arginare l'estrema destra. Se tra una settimana la destra estrema sarà sconfitta sarà grazie alla convergenza in particolare di tutte le forze social-democratiche e liberali».
La coalizione Ensemble diventa terzo gruppo in Parlamento...
«Le forze intorno a Macron hanno un risultato decisamente migliore di quello delle Europee (in cui hanno preso il 14,6%). È saggia la desistenza: si può perdere qualche seggio per fare argine alla destra».