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La Ferrari fa un passo indietro e questa volta non ci si riferisce solo alle qualifiche del Gp di Silverstone, che come da (cattiva) abitudine di questa stagione non sono andate benissimo: un eufemismo, soprattutto per quanto riguarda Charles Leclerc, ex specialista delle pole protagonista di un errore in Q2 nel tentativo decisivo che gli è costato l’eliminazione dalla top 10. «Siamo fuori, vero?», ha chiesto subito via radio, consapevole che quella sbavatura gli è costata un paio di decimi. «Sì, siamo fuori», non ha potuto che rispondergli Bryan Bozzi, il suo ingegnere di pista. Domani il monegasco partirà in sesta fila, sperando che l’abbondante pioggia prevista fino alle 17 (il via è in programma alle 16) rimescoli ampiamente le carte. Non che a Carlos Sainz, solo settimo a sette decimi dalla pole, sia andata meglio. Clamorosa doppietta Mercedes, che mancava dal Gp di Arabia Saudita 2021: la pole è andata a George Russell davanti a Lewis Hamilton. Terzo, a completare uno straordinario tris britannico, c’è Lando Norris.
Verstappen quarto, sorpresa Hulkenberg
E così, davanti alla Ferrari, oltre a una Red Bull, due McLaren e due Mercedes, stavolta si è piazzata addirittura anche una Haas, quella magistralmente guidata da Nico Hulkenberg. Il passo indietro della Rossa è letterale e riguarda gli ultimi aggiornamenti: il pacchetto che ha debuttato due settimane fa a Barcellona è stato bocciato, almeno su questo circuito, tra i più impietosi nei confronti dell’aerodinamica. Troppo ampio il bouncing, i «saltellamenti», che generava nei tratti ad alta velocità. Dopo le prove comparative nelle libere di ieri, con Carlos Sainz che ha guidato la SF-24 non aggiornata e Charles quella evoluta, piloti e team hanno deciso di procedere con la vettura priva degli sviluppi più recenti. Un chiaro segnale di come in Ferrari sia stata smarrita la strada giusta, che in avvio di stagione aveva portato alla vittoria in Australia e poco più di un mese fa al bis di Montecarlo.
Disastro Perez: penultima fila
Il Q1, iniziato senza pioggia ma con pista bagnata, aveva messo a dura prova piloti e ingegneri, preoccupati di non sbagliare sull’asfalto viscido e di indovinare la giusta strategia. A farne le spese più di tutti è stato Sergio Perez, sempre più in crisi con l’altra Red Bull: uscito alla Copse durante il giro di lancio su gomme soft, il messicano partirà in ultima fila (19°). Inaccettabile, per il team campione del mondo, un rendimento del genere: nonostante il recente rinnovo biennale, le voci di un possibile avvicendamento con Daniel Ricciardo nella prossima stagione – rilanciate dal super consulente Helmut Marko - si fanno sempre più concrete. Super Max, protagonista di un errore simile, è riuscito a salvarsi (rimediando però un piccolo danno al fondo della sua monoposto che ne avrebbe condizionato le prestazioni), così come i due ferraristi, in bilico fino all’ultimo mentre i tempi di tutti andavano via via migliorandosi.