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Il Movimento 5 Stelle si trova nel mezzo di una crisi senza precedenti, con un duello sempre più acceso tra il fondatore Beppe Grillo e l’attuale leader Giuseppe Conte. La tensione ha raggiunto il culmine con l’annullamento da parte di Grillo dei risultati del voto del 24 novembre sull’Assemblea costituente, costringendo a una nuova votazione dal 5 all’8 dicembre 2024.
Grillo ha lanciato accuse pesanti, affermando che Conte ha “disintegrato” il M5S e tradito i suoi valori fondanti. In un video dissacrante, il comico genovese ha dichiarato che il Movimento è ormai “morto” e ha invitato Conte a crearsi un proprio simbolo.
Da parte sua, Conte ha respinto le accuse, definendo le azioni di Grillo come un tentativo di “sabotaggio” e uno “schiaffo” agli iscritti. L’ex premier ha sottolineato che il simbolo appartiene al M5S e non a singoli individui, cercando di mantenere il controllo sul partito.
La nuova votazione, definita da Conte come un’anomalia dovuta a una “clausola feudale” del vecchio statuto, potrebbe segnare un punto di svolta decisivo. In gioco ci sono questioni cruciali come il ruolo del garante, il limite dei due mandati e la collocazione politica del Movimento.
Questo scontro interno rischia di avere conseguenze significative non solo per il M5S, ma anche per l’intero panorama politico italiano. Un’eventuale scissione potrebbe indebolire notevolmente il Movimento, con ripercussioni sulle alleanze future, in particolare con il Partito Democratico.
Mentre il futuro del M5S rimane incerto, è chiaro che il partito sta attraversando una profonda trasformazione. La base degli iscritti, ridotta da 170.000 a 89.000, sarà chiamata a decidere se seguire la visione di Conte o rimanere fedele alle origini grilline. Qualunque sia l’esito, sembra che il Movimento 5 Stelle, come lo abbiamo conosciuto finora, stia giungendo alla fine della sua parabola politica.
“Mi sembra chiaro che se uno chiede l’autorizzazione di utilizzare un simbolo, non sia proprietario di quel simbolo”, commenta Paolo Becchi, che delle vicende grilline fu molto informato nel primo periodo. I tempi però cambiano: “Grillo sta annunciando chiaramente che è finita questa sua esperienza, ma vedrete che ci sarà una causa legale, perché mi sembra chiaro che chi chiede di utilizzare un marchio non può essere proprietario. Conte era un ospite: ha occupato tutte le stanze e ha preso la chiave”.
Ascoltate il commento VIDEO a Lavori in Corso | 4 dicembre 2024