Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Guerra Ucraina, Zelensky: «Pronto a dimettermi per l'adesione alla Nato. Voglio incontrare Trump prima che lui veda Putin»

4 ore fa 1
ARTICLE AD BOX

Alla vigilia del terzo anniversario dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato una serie di dichiarazioni che delineano il delicato momento geopolitico del Paese. Intervenendo al forum "Ucraina: Anno 2025", Zelensky ha espresso la disponibilità a lasciare la presidenza se ciò potesse garantire l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. "Se serve che lasci questa sedia, sono pronto a farlo e posso anche scambiare la mia posizione con l'adesione dell'Ucraina alla NATO", ha affermato, sottolineando che il suo obiettivo non è quello di restare al potere per un decennio, ma di garantire sicurezza immediata al Paese.

Armi nucleari, il piano di deterrenza autonoma dell'Europa per rispondere all'asse Trump-Putin

Il presidente ucraino ha inoltre commentato il rapporto con Donald Trump, candidato alla Casa Bianca e potenziale futuro interlocutore in un eventuale cambio di amministrazione statunitense. Zelensky ha dichiarato di attendersi da Trump "garanzie di sicurezza" e di auspicare "una comprensione reciproca". Ha rivelato di aver invitato l'ex presidente USA a visitare l'Ucraina, ma che l'incontro non è ancora avvenuto.

L’accordo con gli Stati Uniti sulle risorse minerarie

Zelensky ha confermato i progressi nei negoziati con Washington per un accordo sull’accesso statunitense alle risorse minerarie ucraine in cambio di assistenza alla sicurezza. "Stiamo facendo progressi", ha dichiarato, pur precisando che l’Ucraina non firmerà "qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini", riferendosi alla richiesta di 500 miliardi di dollari avanzata dall’ex presidente Trump come compensazione per gli aiuti forniti. La posizione di Kiev resta prudente: "Siamo pronti a condividere le nostre risorse, ma prima gli Stati Uniti devono garantire che Vladimir Putin metta fine a questa guerra".

Un possibile punto di svolta

Zelensky ha anticipato l’importanza del vertice in programma domani, che vedrà la partecipazione di 13 leader in presenza e 24 in collegamento online. "Forse sarà un punto di svolta, vedremo", ha dichiarato, lasciando intendere che l’incontro potrebbe segnare un passaggio cruciale nel futuro della resistenza ucraina.

Guerra Ucraina, Francia-Gb: 30.000 soldati per il peacekeeping

La risposta alle provocazioni di Trump

Interpellato su alcune dichiarazioni di Donald Trump, che in passato lo aveva definito "un dittatore", Zelensky ha minimizzato la questione: "Non mi sono offeso".

Il leader ucraino continua dunque a muoversi su un delicato equilibrio diplomatico, consapevole che il sostegno statunitense resta un pilastro fondamentale per il futuro del Paese.

Leggi tutto l articolo