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Redazione
Torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai l’americano John Axelrod, protagonista del concerto in programma all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino giovedì 16 gennaio alle 20.30, con trasmissione in diretta su Radio3. La replica di venerdì 17 gennaio alle 20 è trasmessa in live streaming su racultura.it.
Attuale Direttore Principale Ospite della Kyoto Symphony e Direttore principale e artistico della Real Orquesta Sinfónica de Sevilla, Axelrod è apprezzato in tutto il mondo per la sua energia e la sua versatilità. Con la compagine Rai è stato anche protagonista di una tournée nel Sud Italia nell’estate 2022, che ha toccato Catania, Catanzaro, Salerno, Matera e Brindisi.
In apertura di serata è proposto Rendering, il “restauro” realizzato da Luciano Berio tra il 1988 e il 1990 sugli schizzi lasciati da Franz Schubert per la sua Decima Sinfonia, mai completata. «Erano anni che mi veniva chiesto, da varie parti, di fare “qualcosa” con Schubert – spiegò Berio nelle note alla partitura – e non ho mai avuto difficoltà a resistere a quell’invito tanto gentile quanto ingombrante. Fino al momento, però, in cui ricevetti copia degli appunti che il trentunenne Franz andava accumulando nelle ultime settimane di vita in vista di una Decima Sinfonia in re maggiore (D 936a). Si tratta di appunti di notevole complessità e di grande bellezza: costituiscono un segno ulteriore delle nuove strade, non più beethoveniane, che lo Schubert delle sinfonie stava già percorrendo. Sedotto da quegli schizzi, decisi dunque di restaurarli: restaurarli e non ricostruirli».
Nella seconda parte del concerto Axelrod interpreta invece The Planets (I pianeti), la suite op. 32 per coro femminile e orchestra scritta da Gustav Holst tra il 1914 e il 1916. In quegli anni il compositore britannico, di mente aperta e curiosa, era particolarmente influenzato del wagnerismo e dell’espressionismo, e venne introdotto all’astrologia dall’amico scrittore Clifford Bax durante una vacanza sull’isola di Maiorca. Nacque così la partitura che lo rese celebre e che infuse di mirabile maestria coloristica oltre che di visionaria fantasia. Il successo del lavoro fu tale da renderlo una sorta di modello per la musica cinematografica che seguì, specie per le pellicole di ispirazione fantascientifica.
L’opera, composta da sette movimenti ispirati al significato astrologico dei pianeti del sistema solare, vede impegnato un organico orchestrale enorme, che include strumenti come il flauto basso, l’oboe basso, l’eufonio e l’organo. Nell’ultimo movimento interviene anche il Coro femminile del Teatro Regio di Torino preparato da Ulisse Trabacchin. L’ultima esecuzione di The Planets da parte di una compagine Rai a Torino risale al 1957, con Sir John Barbirolli alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Torino della Radiotelevisione Italiana.
Per info su biglietti: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it
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