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MOSCA.Un ammasso di macerie, mattoni e pezzi di metallo. Dall’edificio semidistrutto si solleva ancora del fumo, mentre centinaia di persone hanno formato una catena umana per rimuovere i detriti alla ricerca disperata di sopravvissuti. Sono le terribili immagini che arrivano dall’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev: gravemente danneggiato ed evacuato dopo uno dei raid che ieri si sono abbattuti sull’Ucraina portando un’altra tremenda ondata di morte e devastazione nel Paese invaso dalle truppe di Putin. Secondo le autorità, si tratta di uno degli attacchi più sanguinosi degli ultimi mesi. I bilanci ufficiali parlano di decine di vittime: come minimo 36 morti e 154 feriti in cinque città ucraine. Almeno 22 morti e 82 feriti solo nella capitale Kiev. Ma non è chiaro quante siano le vittime nell’ospedale per bambini. Secondo il sindaco Vitaly Klitschko almeno due adulti sono stati uccisi nel policlinico, tra cui «una giovane dottoressa». I feriti sarebbero 16. Ma Klitschko ha spiegato ai microfoni di Sky News di non poter dare ancora dei numeri esatti perché «molte persone sono sotto le macerie».
I giornalisti sul posto raccontano scene drammatiche dopo l’esplosione: madri con in braccio i figli sporchi di sangue e polvere, sale operatorie distrutte, bimbi sottoposti a chemioterapia assistiti per strada. Il dottor Tymofii Dvorovyi, uno dei medici dell’ospedale, dice al New York Times di essere riuscito a mettere in salvo i suoi piccoli pazienti facendogli raggiungere un rifugio antiaereo. «Non so degli altri dipartimenti», aggiunge però. «C’erano chirurghi che stavano operando».
Nel territorio dell’ospedale è stata completamente sventrata una struttura di due piani dove pare si effettuassero le dialisi. Ma anche l’edificio principale è seriamente danneggiato. Kiev sostiene che le forze russe abbiano lanciato in tutto 38 missili e che 30 di essi siano stati abbattuti. Secondo le autorità ucraine, l’ospedale pediatrico sarebbe stato colpito da uno di questi razzi: un missile da crociera russo Kh-101, del quale sarebbero stati ritrovati i frammenti sul luogo dell’esplosione. Mosca, come sempre, respinge le accuse: ribatte che a provocare quei terribili danni all’ospedale per bambini sia stata la contraerea di Kiev e parla di non meglio precisate operazioni di “false flag” per «ottenere ulteriori finanziamenti» e «continuare la guerra». La presidenza ucraina punta invece fermamente il dito contro la Russia di Putin accusandola di aver «deliberatamente preso di mira» i bambini. E Reuters e New York Times affermano di aver “verificato” un video che mostrerebbe un missile volare ad alta velocità con «una traiettoria ripida» verso l’area dell’ospedale. Il ricercatore dell’università di Oslo, Fabian Hoffman, ha detto al giornale americano di ritenere che si tratti in effetti di un missile russo Kh-101 e di sospettare, in base alla traiettoria, che «la Russia abbia intenzionalmente preso di mira l’ospedale».
I bombardamenti sono avvenuti in pieno giorno. A Kiev pare che una seconda struttura medica sia stata colpita uccidendo almeno quattro persone. Le autorità locali denunciano altri 11 morti e 64 feriti a Kryvyi Rih, un morto e sei feriti a Dnipro, e altri tre morti a Pokrovsk, nella regione di Donetsk dove i soldati del Cremlino sostengono di continuare lentamente ad avanzare. Un’altra strage di innocenti in questa terribile guerra. Una raffica di raid che ha scatenato indignazione in tutto il mondo, soprattutto dopo la notizia dei danni all’ospedale Okhmatdyt: il centro pediatrico più grande di tutta l’Ucraina. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha parlato di attacchi «particolarmente scioccanti». E il neo premier britannico Keir Starmer ha dichiarato che «attaccare bambini innocenti è la più depravata delle azioni». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha denunciato gli attacchi come «crimini di guerra», mentre il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, ha accusato la Russia di Putin di «prendere di mira spietatamente i civili ucraini».
«La Russia non può affermare di ignorare dove volano i suoi missili e deve essere ritenuta pienamente responsabile di tutti i suoi crimini», ha tuonato Zelensky, in Polonia per un accordo di sicurezza col governo di Varsavia prima del vertice della Nato in programma da oggi a Washington: un summit che avrà tra i suoi temi principali le forniture di armi e mezzi di difesa aerea all’Ucraina , che chiede ora «una risposta più forte» ai suoi alleati occidentali in termini di sistemi antiaerei. Il raid dovrebbe inoltre essere discusso oggi in una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.