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"I primi 33 ostaggi liberi sono ancora vivi". E l'Egitto riapre il valico a Rafah. Israele-Hamas, è tregua Diretta

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Di "accordo epico" ha parlato per primo il presidente eletto americano Donald Trump, annunciando al mondo sul social Truth il raggiungimento di una intesa tra Israele e Hamas su una tregua in tre punti: cessate il fuoco immediato a Gaza, ritiro graduale delle truppe israeliane dalla città dopo un anno e mezzo di conflitto e liberazione degli ostaggi israeliani in cambio del rilascio dei detenuti palestinesi in Israele. Hamas rilascerà prima gli ostaggi del 7 ottobre 2023 ancora vivi, poi i corpi di quelli deceduti. Il tutto nell'arco di sei settimane, tre ostaggi ogni settimana e il resto prima della fine del periodo.

I negoziati sulla seconda fase dell'accordo inizieranno il 16esimo giorno della prima fase e si prevede che includeranno il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, compresi i soldati israeliani maschi, un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo dei soldati israeliani. L'accordo prevede anche l'ingresso a Gaza di 600 camion carichi di aiuti umanitari ogni giorno della tregua, 50 dei quali trasporteranno carburante, mentre 300 camion saranno destinati alla Striscia di Gaza settentrionale. Secondo Trump, questo risultato è stato "realizzabile solo grazie alla mia rielezioni". Qui di seguito, gli aggiornamenti in diretta.

Ore 19.58 - "Accordo in vigore dal 19 gennaio"
"L'accordo entrerà in vigore dal 19 gennaio, 33 ostaggi israeliani saranno rilasciati. L'accordo prevede tre fasi", Così l'emiro Al Thani, nella conferenza stampa congiunta che si sta tenendo a Doha organizzata da Qatar, Usa ed Egitto. 

Ore 19.40 - "Marcia indietro di Hamas sul corridoio Filadelfia" 
"Grazie alla ferma posizione del Primo Ministro Netanyahu, Hamas ha fatto marcia indietro all'ultimo momento dalla sua richiesta di modificare lo spiegamento delle forze lungo il Corridoio di Filadelfia. Tuttavia, diverse clausole del quadro restano irrisolte e speriamo che i dettagli saranno definiti stasera". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. 

Ore 19.35 - L'Egitto: "Verso la riapertura del valico di Rafah"
I media statali egiziani, citando una fonte della sicurezza del Cairo, riferiscono che è in corso un coordinamento per "aprire il valico palestinese di Rafah per consentire l'ingresso degli aiuti internazionali" a Gaza. L'Egitto si sta "preparando a portare la più grande quantità possibile di aiuti alla Striscia di Gaza", si legge sui media egiziani dopo la notizia di un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas. 

Ore 19.33 - Salvini, "traguardo storico raggiunto grazie a ritorno di Trump"
L'accordo raggiunto dal governo di Israele e Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti dai gruppi islamisti palestinesi dal 7 ottobre 2023 è "un primo traguardo storico" raggiunto "grazie al ritorno del presidente Donald Trump, ancora prima dell'insediamento ufficiale". Lo scrive su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. "Congratulazioni! E' tempo di dialogo, mediazione e pace, in tutto il mondo", conclude. 

Ore 19.26 - IDF, "Pronti ad accogliere gli ostaggi rilasciati"
L'IDF si sta preparando a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati da Hamas dalla Striscia di Gaza come parte dell'imminente accordo di cessate il fuoco. L'operazione di preparazione militare è stata denominata Sparrow Wings. Lo fanno sapere le stesse forze di difesa israeliane.

Ore 19.22 - "I primi 33 ostaggi che saranno liberati sono ancora vivi"
I primi 33 ostaggi israeliani che saranno rilasciati da Hamas nell'ambito dell'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sono tutti vivi. Lo ha riferito l'emittente israeliana "Channel 12".

Ore 19.19 - Tajani: "Accordo per Gaza Italia sempre più presente"
L'accordo tra Israele e Hamas sulla tregua e gli ostaggi è un "passo importante verso la pace; bisogna consolidare il cessate il fuoco e andare avanti con le successive tappe". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ai margini di un evento a Roma. "Questo risultato - ha detto - si aggiunge al cessate il fuoco in Libano e al cambio di passo che c'è stato anche per l'elezione in Libano del presidente Auon in Libano. Mi auguro che con i primi segnali positivi da parte della nuova amministrazione siriana significhi che lentamente si può ricostruire la pace. L'Italia - ha detto - sarà sempre più presente; lunedì sarò in Israele e Palestina per incoraggiare e favorire questo processo di pace. L'obiettivo deve essere quello dei due popoli due Stati. L'Italia darà il suo contributo per la costruzione della pace in Mo". Quanto al premier israeliano Netanyahu, Tajani ha ribadito che "ci sono delle immunità e vanno rispettate".

Ore 19.15 - L'ufficio Netanyahu: "Mancano ancora dettagli finali"
L'ufficio del primo ministro israeliano Banjamin Netanyahu afferma che l'accordo di cessate il fuoco con Hamas non è ancora stato raggiunto, che i dettagli finali non sono ancora stati risolti e che spera che "i dettagli saranno finalizzati stasera". La dichiarazione giunge dopo che diversi mediatori hanno riferito che Israele e Hamas hanno concordato un accordo per cessate il fuoco a Gaza e rilascio degli ostaggi e dopo che anche il presidente Usa Donald Trump lo ha annunciato in un post su Truth.

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