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Il campo Oxilia ai privati, era l'ultimo impianto di base di Torino: "Ora esternalizzate l'assessorato allo sport"

7 mesi fa 12
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A Torino non ci sono più impianti sportivi di base, ovvero campi gratuiti dati in concessione dalla Città per la promozione sociale dello sport. L'ultimo impianto di questo tipo, Oxilia di via Nino Oxilia, verrà esternalizzato per volontà della Circoscrizione 6 e del consiglio comunale che ha approvato una delibera dell'assessore allo sport Mimmo Carretta. "A questo punto perché limitarsi a esternalizzare Oxilia o i campi sportivi in genere? Se l’Assessorato allo Sport non riesce a governare lo sport, perché non esternalizzare l’Assessorato?", è la provocazione Dynamo Dora Rugby che in quel campo ha portato avanti negli anni un progetto di sport popolare. 

Una provocazione che alla base ha un presupposto: come si fa in una città che non ha più impianti sportivi di base a garantire il 'diritto allo sport'? "lo sport ha un valore per l'essere umano e per la società? Se come pensiamo noi sì, allora la domanda è: nella città di Torino la pratica sportiva è un diritto o un privilegio? Dove ci immaginiamo che le nuove generazioni pratichino sport? Che valori si perdono quando i campi dove impariamo a fare squadra, a sostenerci l'un l’altro e rispettare le avversarie, vengono sostituiti con gabbie da padel? Perché a ben vedere ci sembra che l'unica disciplina spinta dal governo della città sia questa. A cosa serve un assessorato allo sport se non riesce a garantire il diritto allo sport e si limita a esternalizzare i luoghi dove lo sport come diritto viene messo in pratica? Una città senza campi è, per noi, una città senza il diritto allo sport popolare". 

Un tema politico quello che viene sollevato dai componenti della Dynamo Dora Rugby che in una nota mettono in evidenza come sul campo Oxilia la Città e la Circoscrizione 6 negli anni siano state carenti nella manutenzione ordinaria del campo. Stessa cosa che succede al campo della Colletta che è privo dell’illuminazione da agosto 2023. "Purtroppo, come ci informa l’Assessore Carretta, una città come Torino non è più in grado di gestire una situazione come quella di Oxilia e sappiamo per nostra esperienza che la Città fa una grande fatica a gestire i propri impianti sportivi. In ogni caso, ci preoccupa che la Città non sia in grado di garantire un diritto come quello allo sport. Altrettanto preoccupante è che la Città possa garantire i diritti e i servizi, e quindi la propria azione amministrativa, solo attraverso linee di finanziamento provenienti da risorse e bandi di livello nazionale ed europeo". A questo punto non resta che aspettare di capire quale sarà il futuro gestore privato del campo Oxilia.

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