Il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, concorda con le parole di Papa Francesco sulla guerra e sottolinea che «la vita viene prima di tutto». «Le parole del Santo Padre sulla pace sono tutt'altro che ingenuità. È sofferta e drammatica condivisione di un dolore - ha detto il cardinale nell'introduzione al Consiglio permanente - che non potremo mai misurare». Il cardinale paragona dunque l'atteggiamento della Chiesa a quello di Maria sotto la croce: «Non può abituarsi al buio e crede alla luce anche quando ci sono solo le tenebre. L'empatia e la pietà femminili prevalgono su tutto, su ogni valutazione pur indispensabile relativa ad aggressori e aggrediti, a ragioni e torti. La vita viene prima di tutto. La Chiesa è madre e vive la guerra come una madre per la quale il valore della vita sottolinea l'arcivescovo di Bologna - è superiore a ragionamenti o schieramenti lontani da questo». Per questo è necessario «trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura. Proprio su questo versante gli Stati e i popoli europei, le stesse istituzioni dell'Unione europea, devono riscoprire la loro vocazione originaria, improntando le relazioni internazionali alla cooperazione», ha concluso il presidente della Cei.