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Il Milan affonda il Lecce in cinque minuti, Torino agganciato in vetta

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Cinque minuti di fuoco per ritrovare la vetta, almeno per una notte. Il Milan strapazza nell'anticipo il Lecce a San Siro, conquista la terza vittoria di fila e dà seguito all'entusiasmo risvegliato nel popolo rossonero con il successo nel derby. A San Siro si decide tutto in pochissimo tempo: tutto ad un tratto il Diavolo si accende e si ricorda di essere una macchina da gol. Morata, Theo Hernández e Pulisic colpiscono in cinque minuti verso la fine dei primi 45'. I salentini di Gotti affondano e vedono aggravarsi il momentaccio, dopo la rimonta incassata dal Parma nello scorso turno e l'eliminazione in Coppa Italia per mano del Sassuolo. Fonseca aggancia il Torino a quota 11 e può avvicinarsi con fiducia alla sfida di martedì con il Bayer Leverkusen in Champions.

Il grande dubbio della vigilia era la presenza di Morata, causa borsite. Lo spagnolo, che sfoggia un nuovo look, recupera e affianca dal 1' Abraham in attacco. In difesa il tecnico conferma la coppia centrale Gabbia-Tomori. Nelle file del Lecce l'ex Rebic affianca Krstovic in avanti. E' proprio il montenegrino, su servizio del croato, a mettersi in evidenza dopo pochi minuti con una conclusione dal limite che Maignan respinge in corner. I salentini chiudono con diligenza i varchi e i rossoneri faticano nella manovra. Ci vuole una palla inattiva per far sbloccare il risultato a un Milan fino a questo momento non certo irresistibile. E sono cinque minuti pazzeschi a San Siro. Sulla punizione di Theo Hernandez, Morata stacca in anticipo su Krstovic e batte Falcone (38'). Tre minuti dopo, tempi gà maturi per il raddoppio: Leao, stasera capitano, lancia sulla sinistra Theo Hernandez che scappa a Morente e scarica in rete (41'). Il Lecce è stordito e il Milan-show prosegue ancora: Abraham centra il palo e poi ci prova al volo, dopo la respinta di Falcone Baschirotto rinvia sui piedi di Pulisic fa 3-0 (43'). Milan da impazzire e San Siro è una bolgia. E vicino al poker con Theo, che da più che ottima posizione conclude sull'esterno della rete. Arriva l'intervallo e per i salentini è un momento di sollievo dalla furia rossonera.

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Al Milan basta una ripresa di gestione. I rossoneri si rendono ancora pericolosi con i tentativi di Leao e Loftus-Creek, entrato al posto di Morata, poi Abraham scarica sul fondo. Sussulto d'orgoglio del Lecce che con un destro da fuori di Ramadani impegna Maignan in angolo. I rossoneri sfiorano il 4-0 con la traversa di Loftus-Cheek: l'inglese viene liberato da Chukwueze, in campo per Pulisic. Un palo anche per il Lecce: lo timbra il neo entrato Banda, dopo uno scambio con Ramadani. Ma c'è offiside. Ancora in cerca di gloria Loftus-Cheek, che incorna su invito di Chukwueze senza però creare difficoltà a Falcone. Il Milan chiude in dieci: Fonseca regala minuti al 18enne Bartesaghi, che rileva Theo Hernandez, ma il giovanissimo rimedia un rosso per un'entrataccia a martello su Banda. La squadra, tuttavia, non ne risente. Nel finale c'è spazio per un grande spunto di Leao, che fa tutto da solo: il portoghese scatta da metà campo e arriva alla conclusione, Falcone respinge. Fonseca chiedeva ai suoi conferme e queste sono arrivate. E ora sotto con la Champions.

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