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Il Parlamento europeo chiede "ogni forma necessaria" di aiuto all'Ucraina

6 mesi fa 12
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STRASBURGO - Il Parlamento chiede all'Ue e agli Stati membri di aumentare il loro sostegno militare all'Ucraina "per tutto il tempo necessario e in qualsiasi forma necessaria". Durante la prima sessione di voto della nuova legislatura l'Eurocamera ha approvato una risoluzione con 495 voti favorevoli, 137 contrari e 47 astensioni, che ribadisce il costante sostegno degli eurodeputati verso l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. È la prima risoluzione sull'Ucraina dall'insediamento del nuovo Parlamento europeo.

Il parlamento europeo invita inoltre a mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni nei confronti della Russia e di dirigere le entrate provenienti dai beni russi congelati verso il sostegno dello sforzo bellico ucraino. Gli eurodeputati sostengono inoltre anche l'esito del recente vertice della Nato e ribadiscono che l'Ucraina è su un percorso irreversibile verso l'adesione alla Nato.

Nella risoluzione si condanna il barbaro attacco missilistico della Russia contro l'ospedale pediatrico Okhmadyt di Kiev e la recente visita del primo ministro ungherese Viktor Orbán nella Federazione russa, sottolineando che non rappresenta l'Ue e costituisce una palese violazione dei trattati e della politica estera comune.

"Prendiamo atto con rammarico, purtroppo senza stupore, che anche nella nuova legislatura appena iniziata la maggioranza del Parlamento europeo si caratterizza per il suo atteggiamento strumentale: il sostegno all'Ucraina, che la Lega non ha mai fatto venire meno in Italia e in Europa, è argomento troppo serio per essere utilizzato come strumento per colpire gli avversari politici, come invece sta facendo la maggioranza, che nella sua proposta attacca in maniera del tutto inopportuna la presidenza di turno dell'Ue", si legge in una nota della delegazione della Lega al Parlamento europeo.

"Inoltre, chiedere di togliere le restrizioni all'uso delle armi contro obiettivi sul territorio russo è una richiesta che appare in contraddizione con la linea dello stesso Governo italiano: per questi motivi la Lega al Parlamento europeo non può condividere la risoluzione della maggioranza, alquanto strumentale, e sostiene invece il testo dei Patrioti per l'Europa, che condanna l'aggressore e che rappresenta una proposta in direzione di un progetto di pace, concreto e reale", concludono  gli eurodeputati.

Secondo l'eurodeputato 5 Stelle, Danilo Della Valle, "la prima risoluzione della nuova legislatura, votata oggi al Parlamento europeo, rappresenta un'occasione mancata per cambiare strategia nella guerra in Ucraina e affermare finalmente la pace". "La maggioranza europea parte decisamente col piede sbagliato e noi non potevamo sostenere con il nostro voto questa ennesima escalation militare", sostiene in una nota.

"Il testo della risoluzione concordato dai gruppi omette qualsiasi riferimento a una soluzione negoziale del conflitto, che è l'unica in grado di garantire il cessate il fuoco e una pace duratura in Ucraina, e al contrario, si invitano l'Ue e gli Stati membri ad aumentare il loro sostegno militare per tutto il tempo necessario e in qualsiasi forma richiesta e in più li si invita implicitamente ad attaccare sul suolo russo. Pensare di vincere la guerra sul terreno militare è da irresponsabili", conclude il pentastellato.

Fratelli d'Italia ha votato a favore della risoluzione sul supporto all'Ucraina, ribadendo il proprio sostegno a Kiev e al popolo ucraino", ha dichiarato il capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. "Quanto al paragrafo relativo alle iniziative del primo ministro ungherese Orban, pur avendole già giudicate in maniera critica nei giorni scorsi, abbiamo votato contro la prima parte che conteneva un attacco strumentale al governo ungherese che nulla ha a che fare con le sorti dell'Ucraina, ma coerentemente con questa impostazione abbiamo sostenuto le parti riguardanti il piano di Pace di Kiev e l'auspicio che la stessa Ungheria sblocchi i finanziamenti in favore dell'Ucraina", ha aggiunto.

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