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Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera in vista del Consiglio Europeo affronta il tema delicato della guerra in Ucraina ribadendo, come già fatto ieri al Senato, il sostegno totale da parte dell'Italia. E in Aula il premier non usa giri di parole: "Mi pare che ci sia un problema più ampio sull’Ucraina nell’opposizione. Non parlo solo del Movimento 5 stelle ma anche di un Partito democratico che viene a spiegare a noi cosa dobbiamo fare e poi si astiene sull’invio delle armi all’Ucraina". Ma non finisce qui. La Meloni parla ancora delle responsabilità del centrosinistra: "Pd molto ambiguo, non venga a darci lezioni".
E su questa frase le opposizioni hanno cercato di interrompere il discorso della Meloni con l'intervento del presidente dell'Aula per riportare ordine. Sono seguiti altri mugugni e la Meloni ha aggiunto: "Vi vedo un po' nervosi". E anche qui è scattato il tentativo di interrompere il discorso del premier. Poi ha aggiunto: "Penso non sia sostenibile la tesi per la quale la posizione del governo italiano oggi a cospetto del mondo non sia chiara in tema di Ucraina, penso sia chiaro a tutti che oggi grazie al fatto che c’è una maggioranza del centrodestra l’Italia è una nazione che rispetta i suoi impegni. Quando c’era una maggioranza molto variegata le risoluzioni erano lontani anni luce dalla chiarezza delle nostre risoluzioni. Mi sembra che ci siano delle ambiguità nel Partito Democratico. I voti dicono che la posizione italiana è chiara". Insomma la Meloni ha messo ko la sinistra in Aula. E la reazione è stata una sola: fischi e il tentativo fallito di zittire il premier.