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Il Toro cerca il rilancio, Juric: “È ora di vincere”

6 mesi fa 5
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Duecentosettanta minuti per provare a rilanciarsi. Udinese, Monza ed Empoli diranno se il Torino può avere ancora ambizioni, prima di un calendario nuovamente complicato. L’Europa passa da una vittoria che manca da un mese, così domani allo stadio Friuli contro il gruppo di Cioffi - reduce dal successo a Roma contro la Lazio - sono obbligatori i tre punti.

«La squadra sta giocando ad ottimi livelli, ma non è riuscita a fare i punti che meritava - le parole di Juric -. Crediamoci fortemente, possiamo fare bene, ma dobbiamo imparare a vincere le partite anche in modo non pulito». Più concretezza e meno estetica: Juric lo ripete spesso ultimamente, ma i risultati continuano a mancare. A Napoli si è visto un Torino più cinico, sarà la svolta di questo finale di stagione? Il pericolo è che con un altro mezzo passo falso e un obiettivo ormai sfumato la squadra possa rilassarsi. «Guardiamo in alto, restiamo positivi, si può fare bene - l’ottimismo del tecnico -. Sarebbe un segnale bruttissimo se mollasse, una tragedia. I miei hanno l’obbligo di continuare a giocare bene e non credo possa succedere il contrario».

Contro l’Udinese Juric ritrova Ricci dopo la squalifica e Lovato dopo l’infortunio, ma ha il dubbio Sanabria in non perfette condizioni fisiche. «Tonny ha preso una brutta botta (alla coscia) - dice Juric -, ma a Napoli ha fatto un gran gol, speriamo cominci a farne altri. Rimangono 10 partite dove lui può fare benissimo. E Ricci giocherà dall’inizio, perché penso che Samuele debba fare un grande finale di campionato. E’ giovane, fresco, è migliorato in tante cose. Giocherà in coppia con Gineitis: voglio che crescano». A sinistra ormai Masina e Rodriguez sono gli interpreti della fascia, dalla difesa all’attacco. Dall’altra parte invece c’è da sostituire Djidji, di nuovo fermo. «Masina si trova molto meglio da terzo, che sulla fascia - spiega Juric -. Lo vedo più un giocatore che quando parte da dietro crea superiorità, mentre negli spazi ristretti è meno efficace. E’ diventato titolare fisso: una grandissima sorpresa, mi fa riflettere su tante cose. Chi al posto di Djidji? Devo ancora decidere, come caratteristiche Sazonov lo preferisco in mezzo, Lovato sta bene, ma è stato fuori per un po’ di tempo».

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