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Il vento elettorale in Francia sposta ma non stravolge i mercati

6 mesi fa 10
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Il voto francese ha avuto i primi effetti in Asia e Pacifico, dove i listini appaiono complessivamente in rosso per i timori su un'impennata del debito pubblico a seguito della vittoria delle sinistre. Deboli i future sull'Europa, in particolare sul Cac 40 di Parigi, e sui listini Usa, mentre il dollaro si rafforza a a 0,92 euro e a 0,78 sterline. In rialzo anche i rendimenti dei titoli di stato soprattutto in Francia, dove le Oat guadagnano 3,9 punti al 3,25%, i Btp italiani guadagnano 2,1 punti al 3,95%, lo stesso dei Bund tedeschi al 2,57%. Tokyo ha ceduto lo 0,32%, Seul lo 0,16% e Sidney lo 0,75%. In controtendenza solo Taiwan (+1,37%), favorita dai titoli del settore tecnologico, mentre cedono Hong Kong (-1,79%), Shanghai (-0,87%) e Mumbai (-0,16%), ancora in fase di contrattazioni. In calo il greggio (-0,55% a 82,7 dollari al barile), inverte la rotta il gas naturale (+1,31% a 33,5 euro al MWh) e sale l'oro (+0,69% a 2.381,46 dollari l'oncia).
Sulla piazza di Tokyo scivolano i titoli dei grandi esportatori verso l'occidente, da Honda (-1,9%) a Toyota (-1,02%), da Casio (-1,57%) a Sharp (-1,29%) e Sony (-0,54%).

Apertura in calo per la borsa di Parigi dopo l'esito del secondo turno alle legislative di domenica. L'indice Cac 40 cede lo 0,49% a 7.637 punti. In rosso anche Londra (-0,34% a 8.176 punti) e Madrid (-0,26% a 10.995 punti), poco mossa invece Francoforte (-0,01% a 18.474 punti).

Gira in positivo Piazza Affari dopo oltre mezz'ora di scambi, con l'indice Ftse Mib in crescita dello 0,44% a 34.174 punti e il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi in calo a 135 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 1,6 punti e quello tedesco in crescita di 1,1 punti al 2,56%. 
   

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