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Penalista e cassazionista dal ’91, laurea a Messina, Francesco Romeo è l’avvocato tramite cui il sudsudanese Lam Magok Biel Ruei ha denunciato Giorgia Meloni per favoreggiamento nel “caso Almasri”. Legale dell’associazione Baobab Experience, nel 2018 ha presentato una denuncia per odio razziale contro l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un 45enne milanese, nel 2010, aveva detto a due stranieri: «Che venite a fare qua, dovete andare via!». La Cassazione ha stabilito che quella frase era reato. Salvini dopo un mese aveva commentato la sentenza con un post: «Andate via, andare via, andate via». Romeo, il quale si era fatto portavoce anche di una serie di cittadini, aveva spiegato: «Speriamo che la denuncia venga analizzata con la dovuta attenzione (...) Queste idee le ha diffuse in più occasioni e noi partiamo proprio da questo elemento».
Non ci risultano condanne in merito. Romeo nel 2022 ha difeso il presidente dell’associazione Baobab, Andrea Costa, allora accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: i fatti risalgono al 2016 quando dopo lo sgombero del centro d’accoglienza allestito a Roma nel quartiere San Lorenzo i volontari dell’associazione comprarono i biglietti del treno per la Francia a otto sudanesi e a un cittadino del Ciad. Gli stranieri vennero fermati a Ventimiglia. Costa rischiava fino a 18 anni di carcere ed è stato assolto. L’avvocato, ancora nel 2018, ha difeso alcuni rifugiati coinvolti in disordini dopo gli sgomberi di piazza Indipendenza, nella capitale.
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L’anno scorso un altro caso che ha riguardato sbarchi sulle coste italiane: l’avvocato, di nuovo su mandato di Baobab Experience, si è opposto alla condanna del senegalese Alaji Diouf, ritenuto dal tribunale di Trapani uno scafista. Pesantissimo il capo di imputazione: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata dalla morte di otto persone, condotta aggravata «per profitto». Il senegalese è stato condannato a 8 anni di reclusione, giudicato colpevole di aver effettuato il trasporto di stranieri nel territorio italiano. E ancora – siamo a dicembre 2021– l’avvocato Romeo ha rappresentato la famiglia di Wissem Ben Abdel Latif, ragazzo tunisino deceduto all’ospedale San Camillo di Roma dopo essere stato trasferito da un centro di permanenza peri rimpatri. Andiamo avanti.
Ecco uno stralcio di un’intervista dello scorso novembre in cui Romeo, al sito dinamopress, critica duramente il disegno di legge Sicurezza in fase di approvazione al Senato: «Dal punto di vista giuridico è chiaro che per l’attuale governo non è più sufficiente il codice “Rocco”, di origine fascista, per questo hanno previsto aumenti di pene spropositati rispetto a fattispecie di reato già presenti. L’impostazione autoritaria del governo», ha aggiunto l’avvocato, «non tollera più neanche lo sviluppo di proteste pacifiche in strada. Non è più tollerato che in luoghi chiusi come i centri per rimpatri si possa disobbedire agli ordini impartiti, molto spesso disumani, attraverso pratiche non violente».